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che non può ’ discernere il vero. Orazio dice:
Quando l’ uomo non è signore della sua ira, egli è ragione che ciò che’ fa, non sia per fatto.
Capitolo XLV. Della giustizia, e dei giudici -.
Li giudici debbono sempre seguitare la verità; ma gli avvocati alcuna volta seguitano quello che pare verità, e voglionla difendere tutto ch’ella non sia verità.
Salustio dice: Quelli che giudicano delle cose dottose, ciò è a dire, quelli che sono per fare giustizia, debbono essere voti d’ odio, e d’amistà, e d’ ira, e di misericordia; che i cuori a cui tali ^ cose nocciono, * appena possono vedere guari di verità. Tullio dice, che’ giudici togliono spesse volte al ricco per invidia, e donano
1) Corretto non puoi, in non può, col t: il n’ a poir trier la veritè.
2) Il T: Des juges.
3) Corretto a colali cose, in a cui tali cose, col t: à cui tels choses.
4) Ommesso ed, prima di appena, perchè intralcia, e manca al t.