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platone. 225

     Sendo a vincer, farà vedere altrui
     Facilmente vincibile.


XIII. Pare che Platone trasportasse primo in Atene anche i libri dimenticati del mimografo Sofrone, e che i costumi formasse da quelli, che pur si rinvennero sotto il suo capo.

XIV. Tre volte navigò in Sicilia. La prima certamente per veder l’isola e i crateri: quando Dionisio di Ermocrate, essendone tiranno, ve lo indusse per averlo in sua compagnia, ed esso disputando sulla tirannide, ed affermando che ciò non è migliore che a uno solo torna utile, se anche non si vince gli altri in virtù, ebbe ad offenderlo. Il perchè sdegnato Dionisio: I tuoi discorsi, disse, sono da vecchio. — E i tuoi da tiranno, disse Platone. Quindi montato in collera il tiranno, da principio si propose ucciderlo; dopo, pregato da Dione e da Aristomene, ciò per vero non fece, ma il consegnò a Pollide lacedemone, che a proposito era venuto ambasciatore, perchè lo vendesse. Ed ei condottolo in Egina, lo vendette. In quella occasione anche Carmandro di Carmandride lo accusò come reo di morte in grazia di una legge, presso gli Egineti stabilita, che il primo Ateniese che entrava nell’isola fosse posto a morte senza essere giudicato. E da costui, al dir di Favorino nella Varia istoria , quella legge era stata proposta. Ma dicendosi da un tale, quasi per ischerzo, che chi vi era entrato era un filosofo, lo lasciarono andare. Affermano alcuni che tradotto al cospetto di un’assemblea, e visto che neppure facea motto, anzi stava parato ad ogni evento, si