Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/152

o da empia avversione al suo culto, ma da una disperata ebbrezza di gloria, affinchè si scuotesse la indifferenza umana, e si destasse anco la stupidità percossa con un modo inopinato. Nè credo che il trascorso di un mortale giunga a turbare le delizie dell’Olimpo.

Rimane forse che taluno ascriva a demenza la mia straordinaria deliberazione. Ma se la sublimità sua abbaglia a tal segno i vili occhi del volgo, deh non vogliate voi, sapienti giudici, scendere con esso a così infima sentenza. Pur se io debbo essere annoverato fra i privi di senno, me ne rimane però a sufficienza per maravigliarmi come tante nazioni acclamino da più di un secolo il nome di Serse, il quale in alcune opere manifestò una incomparabile stoltezza. Sa l’Asia, e la Europa la sua deliberazione di traforare da banda a banda il petroso monte Atos, e sa che gli scrisse una lettera, in cui lo minacciava di rovesciarlo in mare se ardiva ripugnare con la durezza delle sue