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Poco noti mi sono i casi generali della vita di Alessandro Tadino: avventurosamente però abbiamo assai diffuse notizie intorno all'epoca, in cui fu maggiore la necessità de'suoi consiglj e dell'opera sua, e tali notizie ne furono per la massima parte conservate da lui stesso, e in parte anche dal Ripamonti1.

Milano fu patria a Tadino, e Gianjacopo e Isabella Monti furongli genitori: l'anno in cui nacque m'è ignoto, suppongo tuttavia che fosse il 1580. Nobile era la sua famiglia, e fra le milanesi cospicua per lunga serie di antenati famosi per altezza di cariche, e sonorità di titoli: ciò era di sommo vantaggio a quell'epoca, e ben se ne avvide il Tadino: era anche facultosa, il che se profittava grandemente allora, giova forse ancor più a'nostri tempi. Probabilmente studiò le belle lettere a Milano, la filosofia e la medicina a Pavia; addottoratosi nelle quali scienze tornò in patria, ove ai 16 giugno del 1603 fu aggregato al Collegio de'fisici di Milano. Datosi all'esercitar la medicina, pare ottenesse presto buon nome, conciossiachè meritossi l'amicizia di Lodovico Settala, e del di lui figlio Senatore2, valente medico pur esso, nonchè dell'Asellio, alla cui scoperta de'vasi lattei egli assistette. Erano anzi sì gagliardi i vincoli d'amicizia, che lo stringevano all'Asellio, che come questo glorioso anatomico e medico si vide cotanto immaturamente vicino alla morte, scelse a custodi de'preziosi parti del suo potente ed acuto ingegno Tadino e Senatore Settala. I quali non solo lo onorarono di una iscrizione, che fu collocata in S. Pietro Celestino nella cappella gentilizia del Tadino; ma providero altresì all'immortalità del suo nome publicando il trattato da lui composto De Lactis venis, onde venne tanto lustro alla scienza, e tanto bene all'umanità.

  1. V. Josephi Ripamonti . . . De peste, quæ fuit anno 1630, libri V. Mediolani, 1641.
  2. Questo nome fe' cadere in abbaglio parecchi scrittori di cose mediche, che lo giudicarono significare un membro del Senato, quando non è che un puro nome che occorre non infrequente nella famiglia dei Settala.