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sottili trifogli, stretto alla cintura da un nastro rosa e colle maniche un po' corte che lasciavano scoperto il braccio fino al gomito. Anna la guardò un istante senza parlare.

— Va bene?

Anna pensava come mai Elvira, che non era molto molto bella, si avvantaggiasse così particolarmente per un semplice cambiamento d'abito, ma volendo ad ogni costo cancellare il ricordo della durezza di prima le cinse la vita con una mano e la baciò. Elvira non avvertì lo sforzo. Dopo averle raccomandato di essere sollecita, per non giungere troppo tardi alla Mostra, dileguò nella fuga delle ampie stanze che il suo abito rosa illuminava di un mobile splendore.

Un profumo di eliotropio, molle ed insipido profumo che ella non poteva soffrire, era rimasto sulle mani di Anna. Si affrettò a versare dell'acqua nel suo lavabo, ma tolto dalle mani il profumo persisteva, caldo ancora del