Pagina:La pastorizia.djvu/30


libro primo 21

475Stolte che a’ tuoi sereni occhi fèr guerra
Si lungamente, or tu disciogli e acqueta;
A quel modo talor, che se dall’ime
Riposte valli al ciel levasi errando
Oscuro umido nembo, e le divine
480D’Iperïon sembianze e il guardo eterno
Dell’alma luce intenebra e ricopre;
Quegli sul trono luminoso assiso,
Giù volta i raggi; e sua virtù penétra
L’addensata caligine, e risolve
485In vapor lievi, e la disperde, e regna
Nel suo vigor d’Olimpo ogni pendice.