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AL REVERENDISSIMO PADRE
D. MARCO GIOVANNI PONTA
preposito generale de’ chierici regolari
Bello e caro dono ricevo dalla vostra cortesia, e tale che mi corre grand’obbligo, amico dottissimo e gentilissimo, di rendervene le grazie più affettuose. Già intendete che parlo del comento che Pietro figliuolo di Dante fece al divino poema del padre: comento che l’Italia vede ora pubblicato colle stampe la prima volta per la rara generosità d’animo dell’illustre britanno lord Vernon. Potete ben credere con quanta dirò meglio avidità che curiosità, studioso che sono io pure di Dante, vada qui e colà scorrendolo: e come spesso goda di trovarvi cose, che