Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/96

80 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI.

e liberare le monache dalle tasse solite pagarsi nei contratti di compra o donazione. Voleva ella poi far eseguire per la Chiesa loro la propria statua, ma invece mandò loro il proprio ritratto .somi- gliailtissimo. Pochi anni innanzi di morire manife- stò la speranza, ella già vecchia, che vivesse an- cora alcuna delle Suore da lei vedute colà ne' suoi anni giovanili, e richiese a quelle sorelle di con- tinuare a pregare per i suoi cari defunti , per il suo sposo, pei suoi due reali figli, pel suo figlio re Enrico allora regnante, e per sé stessa, af- finchè innanzi di morire potesse vedere la -Fran- cia redintegrata, a gloria di Dio, in quella prospe- rità in cui l'aveva trovata quando ci andò gio- vane sposa. E finalmente un anno innanzi che terminasse l'agitata sua vita, raccomandò di nuovo alla Badessa e alle monache delle Murate il re e la sua consorte, afiBnchè Dio desse loro una discendenza a gloria del regno e della Cri- stianità. Veramente commuove il vedere queste prove di sempre viva gratitudine, questi segni di gentile tenerezza costante in mezzo ad una esi- stenza tanto tribolata e tormentata, in mezzo alle tempeste delle inimicizie, delle fazioni e della guerra ciyile , in mezzo alle mille sollecitudini per un regno che minacciava di cadere irrepatra- bilmen^e in frantumi."

' Afliióìè air Aldobrandini serbò Caterina un pensiero di gratitudine pel riguardo e per la bontà