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L GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. 63

sedè poi per pochi giorni sulla cattedra di San Pietro coi nome di Leone undecimo. Con grande- scandalo di chi ciò vide, la servitù del Cardi- nale portò via dall' abbandonata casa Medicea tutte quelle preziose masserizie che potè traspor- tare. •

Il 21 maggio il Gran' Consiglio della Repub- blica* si adunò nelM* sala grandiosa del Palazzo, della Signoria , dove già sojevà deliberare nei tempi di Fra Girolamo Savonarola. La fazione di Fra Girolamo, siebbene fossero già passati trenta anni, si conservava numerosissima: à molti di costoro pareva che fossero tornati i giorni del- l'ispirato Domenicano. E per quanto tempo an- cora rimanesse salda nel popolo la fede nell'adem- pimento delle sue predizjioni, non v'ha chi l'ignori: Presto Firenze fu in piena rivoluzione; e già la parte moderata de' più insigni cittadini, la quale eleggendo Niccolò Capponi a capo annuale del potere esecutivo o gonfaloniere di giustizia per un . anno, erasi costituita direttrice degli affari, doveva confessare che non era più in grado di tenere ja freno i democratici. La Signoria era debole: sì poco conto se ne teneva, che una risoluzione dopo r altra veniva presa e rigettata, senza in- vocarne il consenso. Uomini appartenenti alle primarie famiglie facevansi capi di fazioni popo- lari ; e sempre più cresceva ja confusione.

Si cominciò dall' abbattere tutti i medicei