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48 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI

48 Li GIOVBNTt DI CATERINA DE* MEDICI. risoluzione. Per quanto fossero eterogenei gli elementi che congiuravano allora contro la sigocnria de’ Medici, in quell’istante però si fusero insieme. Niccolò Capponi, figlio di quel Piero che strappò i capitoli e li gettò ai piedi del te francese, godendo la comune fiducia pel suo carattere prudente e moderato, pel suo nome, e per le rimembranze dei gloriosi antenati, trovossi alla testa della parte nobile, contraria alla dominazione Medicea, quale era andata fondandosi sin dai tempi di Lorenzo d’Urbino. Mentre il Cardinale, invece di operare (cosa che nel primo momento sarebbe stata facile), rifletteva, le strade si andavano afibllando di uomini armati; i cittadini chiudevano case e botteghe, e la sommossa era scoiqjHata innanzi che coloro i quali governavano ne avessero untore. Cosi era accaduto spesso a Firenze. Tutto lo sconvolgimento dirigevasi contro i Medici; e i loro più prossimi parenti ci prenda vano parte. N»n ci dobbiamo già immaginare una rivoluzione democratica. Il partito che nei maggio del 45S7 venne a dominare in Firenze, voleva un governo popolare si, ma temperato dall’autorità delle maggiori famiglie; mentre rinasceva quello spirito di riforma, che già aveva trovato l’organo suo nel Savonarola. La democrazia entrò poi, secondo il suo solito, al possesso della eredità.