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30 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI

30 LA OlOVENlir DI OATERINA DE ’MEDICI. derono d’aver salvato la puerpera; il 85 comparve la febbre gagliarda con affanno. Il giorno seguente verso sera la malata chiese l’estrema unzione; ma fino al 88 d’aprile rimase in vita. — «Iddio dia pace e salute all’anima sua. Sua Santità, e il Cardinale de’Medici, ai quali si recano ogni giorno notizie dolorose sulla malattia dei nostri Signori, dovranno rassegnarsi con paziènza alla morte di questa buona signora Duchessa. "» Il giorno di poi all’ora nona l’estinta fu portata a San Lorenzo. I canonici della Basilica, i domenicani di San Marco, gli agostiniani di San Gallo, conventi che dovevano ai Medici mille benefizi, anzi la loro esistenza,’ l’accompagnarono insieme coi parenti, e con innumerevoli cittadini vestiti a bruno. La duchessa d’Urbino fu deposta nella sacristia ove giacevano in un deposito di marmo Giovanni d’Averardo, e Piccarda Bueri sua sposa; ove una cassa di porfido e di bronzo lavorata dalla mano di Andrea del Verrocchio riunisce gli avanzi mortali dei figli, come pure de’ due nipoti di Cosimo il vecchio. Per i funerali si aspettavano ordini da Roma.* IV. Appena Maddalena fu morta, Lorenzo peggiorò. Già sul finire di aprile fu annunziato a Roma che dovevano star preparati al caso estremo; e i) 3 di