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LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI 15

LA GIOVENTÙ DI CATERINA DB* MEDICI. 15 tivi matrimoniali per la sposa, e del regalo per la regina Claudia, come pure per i membri della reale famiglia, fu detto che ammontasse a trecentomila ducati: cosa incredibile. Trentasei somieri appena bastarono a portare per le Alpi il tesoro. Trovavasi fra le altre cose un letto di parata a lavoro di tarsia tempestato di tartaruga, di madreperla e di pietre preziose, arte nella quale i Fiorentini d’ogni tempo furono insigni. Quando si trattava di compiacere al proprio gusto per lo splendore e pel lusso, papa Leone non conosceva misura. Mentre questa unione si andava formando, la regina Claudia, la bonne reine, figlia di Luigi XII e di Anna di Brettagna, partorì al re il primo figlio. Per la nascita del Delfino grandi dimostrazioni di allegria avevano avuto luogo- in Roma al pari che in Firenze; la quale in ogni tempo erasi mostrata propensa al nome francese. Fu celebrata una messa solenne in Santa Maria del Fiore, e incendiata una grandiosa macchina di fuochi artifiziati, della quale disgraziatamente alcuni razzi cadendo nelle botteghe presso San Martino, cagionarono un incendio. Per buona sorte presto si giunse a padroneggiare le fiamme. Non molto dopo venne la nuova che il Re chiedeva al Papa di tenergli a battesimo il suo primogenito: ne recò una lettera reale autografa a Roma il Signor de Sainte-Mesme.* Leone accettò, e commise di rappresentarlo a suo nipote, che si