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perchè facesse note le ragioni, che lo avevano obbligato a dimettersi, anche per scolpare lui, Brenier, presso il suo governo.

In quello stesso mese giunse a Napoli il generale Roguet, inviato da Napoleone. Roguet era figlio del senatore conte Roguet, che era stato antico colonnello di Filangieri. Brenier lo condusse a Sorrento, e a lui e al Roguet Filangieri finì per fare intendere, che le ragioni delle dimissioni erano proprio quelle che il pubblico riteneva, cioè che il Re, consigliato dal Papa e dagli antichi ministri e intimi del padre, aveva respinta la proposta di Costituzione. Roguet gli confessò che questo si era capito molto chiaramente, e che perciò lo scopo vero della sua missione era quello di indurre il Re a concedere lo Statuto. B giorno seguente al colloquio, che era il 1° ottobre, Filangieri scrisse al Re questa lettera: “Vidi ieri sera il conte Roguet, . . . il generale mi disse essere stato incantato di V. M., delle sue sembianze, delle sue maniere, del suo contegno, della bella intelligenza e perspicacia che traspirano nelle sue parole; ma con una soggiunta a questi ben meritati encomii feoemi intendere qual era nel fondo l’oggetto della sua missione; poiché immediatamente dopo di quello profferì le seguenti parole: “Et si cet important, quoique jeune Souverain, comprend sa position, celle de l’Italie et celle de l’Europe en général, et se convaincra de la nécessité de donner à son royaume des institutions monarchiques et constitutionnelles, comme celles de la France, non seulement il devrait compter sur le ferme appui de l’Empereur Napoléon, mais quelsque soient les événements, il jouerait le premier rôle en Italie„. Su di ciò permettendomi d’interromperlo, replicai: “Et si le Roi n’était d’avis de ne rien changer aux lois et aux institutions, qui régissent la Monarchie des Deux Siciles, que pensez-vous qu’il arriverait? Ed egli, senza esitare un sol momento, risposemi: Je ne saurais prévoir dans ce cas que des malheurs pour votre pays et pour votre Souverain„. Il giorno dopo, il Re gli rispose in questi termini precisi: “Ho letto attentamente la vostra lettera di ieri, e più mi convinco che la rovina di questo povero paese è il pessimo contatto ed influenza degli stranieri„.1 Contemporaneamente ordinava a Carafa d’insistere presso Antonini, perchè facesse nota

  1. Archivio Filangieri.