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rimpiangendo la vita, spirava tra le braccia della sorella desolata l'anima dolcissima.

Ed io dirò colla scrittura: «Oh voi che passate in sulla via, guardate e vedete se vi ha dolore che al suo si rassomigli!»

Mie care signore, mentre l’animo vostro è commosso al racconto pietoso, vi dico addio, e vi prego di ricordare il testamento di Caterina da Siena. Si, io debbo richiamarlo alla vostra memoria perchè se è vero, come disse il Bonfadini, che le donne sono un po’ profetesse io vorrei profetizzare alla mia volta — parlo con quella logica facile della donna che è logica del cuore — che la Conciliazione tra la Chiesa e lo Stato che a me piace di credere ancora possibile, verrà compiuta pel patriottismo opportuno delle donne italiane capitanate da quell’angelo d’ogni virtù che è Margherita di Savoia.

Si, a me pare — dite pure che sono un’idealista — che questo mandato nobilissimo sia affidato dal Cielo alla Prima Regina d’Italia, a quella regina «che potrà dirsi felicissima se i posteri, non ammaliati dalla sua grazia e dal suo sorriso, potranno unirsi coi contemporanei in un giudizio solo1

giovanna vittori


  1. » Giovanna Vittori, Lezioni di Storia per le scuole secondarie femminili.