Pagina:La difesa di Gaetano Bresci.pdf/17


— 14 —


P. M. — Lei mi viene a ragionare di delitto politico, e mi viene a confondere il delitto politico con l’assassinio del Re!

AVV. MERLINO — Precisamente, “si tratta di un assassinio politico.”

PROC. GEN. — Uccidere un uomo é sempre un assassinio. (Benissimo! Approvazioni vivissime da parte del pubblico. — Rumori mal repressi).

PRES. — Facciamo silenzio. — La prego un’altra volta, avvocato, di stringere e di conchiudere. Ella ha parlato abbastanza su questa questione. Venga alla parte legale, se crede, e poi conchiuda: altrimenti io saró obbligato di richiamarlo un’altra volta all’ordine e di ricorrere ad altri provvedimenti che lei conosce.

AVV. MERLINO (eccitatissimo). — Prima che il Presidente venga a questo provvedimento, desidero che sia inserita a processo verbale la mia tesi.

PROC. GEN. — Crede che non sia morale, secondo lui, ma ha sostenuto la giustificazione del delitto politico! Lo chiedo anch’io che lo s’inserisca a verbale.

PRES. — S’inserisca a verbale che l’avv. Merlino tratta lungamente di teoriche intese a giustificare il delitto politico, e che il Presidente lo richiama all’ordine per la seconda e per la terza volta.

AVV. MERLINO — Prego anche s’inserisca:

L'avv. Merlino chiede fa istanza perché sia inserito a verbale che egli sostiene questa tesi: che fra le cause del delitto attribuito al Bresci vi sono cause di indole generale e che queste cause d’indole generale debbono essere tenute in considerazione nel misurare la responsabilitá da attribuirsi al Bresci medesimo.

PRES. — Si dia atto all’avv. Merlino di questa sua dichiarazione e poi basta.

AVV. MERLINO — Come voi vedete mi é impossibile di svolgere il concetto che io avevo tentato di far penetrare nelle vostre menti, vale a dire che voi dovete in questa causa tener conto di tutti i fattori i quali hanno potuto determinare il Bresci a commettere il regicidio; pur essendo la mia tesi perfettamente legale, mi é vietato di svolgerla, perché necessaria-