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la capanna dello zio tom


chi il professa di cuore, credo non possa a meno di detestare il mostruoso sistema che serve di fondamento alla societa; e che, se occorre, egli deve sacrificarsi sul campo di battaglia. Parmi che, non potrei essere cristiano altrimenti, sebbene abbia conosciuto persone culte e morigerate che ne giudicavano diversamente; e confesso che l’apatla di certi nostri ministri a questo riguardo, la loro indifferenza per ingiustizie che mi faceano inorridire, mi condussero, più che altra considerazione, allo scetticismo.»

— «Se siete persuaso di tutto ciò — disse miss Ofelia — perchè non agite conformemente?»

— «Oh perchè io non aveva se non quel genere di benevolenza, che consiste nello sdraiarsi sopra un sofà e maledire il clero perchè non ha gran voglia di farsi martirizzare. È molto facile rimproverare ad altri di non voler subire il martirio.»

— «Ed ora siete disposto a mutar costume?» chiese miss Ofelia.

— «Dio solo conosce il futuro — rispose Saint-Clare. — Per l’addietro non fui mai tanto coraggioso, perchè ora ho perduto tutto; e chi non ha più cosa a perdere, può ben affrontare qualunque pericolo.»

— «Ed ora, che farete?»

— «Il mio dovere, e spero di farlo, verso i poveri, i deboli, come io l’intendo — disse Saint-Clare; — cominciando da’ miei proprii schiavi, pei quali non ho ancor fatto nulla, e forse si vedrà tra poco che io saprò far qualche cosa per una intiera classe; qualche cosa per salvare il mio paese dalla condizione umiliante in cui si trova al cospetto delle nazioni incivilite,»

— «Credete voi, che una nazione accordi liberamente l’emancipazione?» chiese miss Ofelia.

— «Nol so — rispose Saint-Clare; — ma l’età nostra è l’epoca delle grandi azioni; l’eroismo, l’abnegazione si manifestano qua e là sulla terra. I nobili ungaresi, a prezzo di danaro immenso, hanno data la libertà a milioni di servi: e forse si possono trovar pure tra noi anime generose, che non pongano l’onore, la giustizia, a lire e centesimi.»

— «Stento a crederlo» disse miss Ofelia.

— «Ma supponete che domani si accordi l’emancipazione. Chi vorrà educare questi milioni di uomini? chi insegnerà loro a ben usare della propria libertà? Non ne verranno mai a capo; noi stessi siamo troppo indolenti, per renderli operosi, per farne degli uomini. Andranno nel Nord, dove si lavora molto attivamente; ma, ditemi, vi è pur tra voi tanta filantropia cristiana da potersi lusingare che si avrà cura di educarli, di migliorarli? Mandate milioni di dollari alle missioni straniere; ma sarete disposti a ricevere nelle vostre città, nei vostri villaggi, un sì gran numero di uomini rozzi, ignoranti; consacrerete il vostro tempo, il vostro danaro,