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la donna e la scuola 55

Che cosa è la scuola oggi? Quali sono le scuole che oggi preparano alla Vita? Giacché una prima, una domanda quasi pregiudiziale noi dobbiamo farci: ed è domanda che vale per noi donne nonché per gli uomini: esiste oggi una scuola — un ordinamento scolastico, dico meglio, il quale abbia per risultato l’iniziazione alla vita? Esiste una istituzione, la quale sia fine a sé medesima, allo sviluppo dell’intelligenza e all’abbellimento del nostro animo e delle nostre cognizioni, e non abbia invece un puro e semplice fine professionale? Si studia per medico, per avvocato, per ingegnere, per la licenza liceale o per la licenza tecnica: non si studia ingegneria, legge, medicina. Si studia per il diploma, il titolo: non per la scienza. Ancor oggi vi sono dei libri di scrittori dell’antichità e del Medio-Evo che ci sembrano pozzi di sapere: non parliamo di Dante e della Divina Commedia: ma fermiamoci ai compilatori e ai divulgatori che lo precedettero: ai Brunetto Latini, ai molti Tesori e Tesoretti, agli altri compendii di cultura medievale, perfino ai Bestiarii, ai Plautarii, ai Lapidarii, dove le favole più goffe si frammischiavano a descrizioni di storia naturale, quasi sempre dettagliate e talvolta anche esatte.

Considerando, come dicevo, tutta questa produzione, ci vien fatto di chiedere a noi stessi, come questa gente sapesse di tante cose, mentre noi moderni, autori e scrittori moderni siamo tanto meno enciclopedici. Non sembri un paradosso: un uomo colto di oggi è più ignorante che non un uomo colto del Medio Evo; è un’ignoranza strana in epoca di sapienza. Si può dire, si deve dire anzi, che la scuola non può, non deve insegnare tutto: la scuola deve apprendere a studiare: indicare il metodo, consegnare la chiavet­-