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oggi e domani 169

Se tutte noi donne, più che volgere in questo momento il pensiero a questioni astratte, portando il contributo della nostra esperienza, estendessimo fuori delle nostre case un po’ dell’assistenza materna, quale magnifico contributo daremmo alla società, assicurando una infanzia forte, fisicamente preparata alle lotte della vita!

Chi più adatto della donna, della madre, per studiare le questioni relative all’infanzia?

O non ci affidano incondizionatamente gli uomini nelle pareti domestiche i loro figli: e perchè si allarmano se osiamo chiedere di dare ai bambini in genere un po’ delle nostre cure, del nostro amore?

Lottiamo, se è necessario, per portare il nostro contributo intellettuale alla soluzione di problemi, da cui deriva la prosperità della nostra nazione; ma prepariamoci religiosamente.

Troppo scarsa è risultata la preparazione femminile in questo grave periodo della vita italiana! Le cose buone che ci è riescito di fare ce le ha dettate il cuore: ma quando è stato necessario qualche movimento che presupponesse una organizzazione precisa, abbiamo dovuto constatare manchevolezze infinite.

Che cosa abbiamo saputo fare per limitare i consumi? per arginare il lusso nei vestiti? per frenare la voluttà di divertirsi? per ottenere dalle donne un reale contributo all’assistenza civile? Abbiamo saputo umiliare col nostro contegno quei giovani che si sono sottratti vilmente al loro dovere verso il paese? Abbiamo saputo dimostrare il nostro disprezzo agli imboscati, uomini o fisicamente deboli, o moralmente vigliacchi?

Eppure, malgrado le deficienze della nostra organizzazione, per la prima volta in mia vita la questione