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l’edera 251

foresta non mi volle neppure baciare. Io partii triste, cupo, con un brutto presentimento in cuore. E dopo è accaduto quello che doveva accadere. Ora Paulu vuole sposarla, perchè dice che ella è stata perseguitata ed ora è calunniata per colpa della famiglia Decherchi...

— Come sai queste cose, Gantine? La fantasia ti trascina, — disse la vecchia, commossa e curiosa. — Non t’inganni? Non t’inganni?

— Non m’inganno, non m’inganno, zia Paula! Il fatto è così. Perchè Annesa non torna a casa? Perchè Paulu non vuole. Perchè egli ha avuto ed ha continuamente lunghe e acerbe discussioni coi suoi nonni e con sua madre? Essi credono Annesa colpevole, ed anche Paulu lo crede. Egli dice che vuol sposare Annesa per dovere: essi lo chiamano pazzo. Egli dice che vuol andarsene via, lontano, nelle miniere, e condurre Annesa con sè: donna Rachele piange sempre, don Simone pare moribondo, moribondo per la rabbia e il dolore. Le cose stanno così, zia Paula, stanno così, pur troppo!

— Ma Annesa forse non ne sa niente!

— No, no! No, no! Ella è d’intesa con Paulu. Altrimenti sarebbe tornata a casa. Essa non torna perchè è... quello che è! La donna degli inganni e delle perfidie, il gatto selvatico traditore! Io oramai l’odio, io non la sposerei più, neanche se avesse due tancas da mille scudi l’una!

— Ma allora perchè la cerchi? Che t’importa più di lei? Lasciala tranquilla...

— Io l’odio, l’odio... — ripetè Gantine, ma con voce monotona e triste.