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libro secondo 35

meno non mi volli partir da lei infinchè io non avessi diligentemente considerato tutte le parti sue. E perchè dirò io dell’altre? essendomi il capo e i capelli stati sempre sommamente carissimi, e avendoli in pubblico guardati volentieri, e in privato godutomeli con mio grandissimo sollazzo, e così di questo giudicio avendomene fatta certa ragione, gli ho sempre avuti in pregio più che cosa veruna; parendomi che questa precipua parte del corpo posta nel più riguardevole luogo, prima apparisca avanti agli occhi nostri, e quello che negli altri membri gli allegri colori delle ricche vesti sogliono operare, il faccia in capo il nativo splendor de’ capelli. Finalmente, volendo molte dar saggio e della bellezza e della grazia loro, si traggono tutte le vesti, e rimuovono tutti i loro abbigliamenti, e bramano mostrar nuda la lor bellezza, confidandosi di piacer più collo splendor delle lor carni, che con quello dell’oro e delle perle delle lor vesti; ma certamente (il che è brutto solo a risguardare, nè piaccia al cielo che egli si truovi mai così sozzo esempio), se tu prenderai qualsivoglia bellissima donna, e tosera’ li i crini, e le spoglierai il capo di quel naturale ornamento, s’ella ben fusse come quella che dicono i poeti che cadde del cielo, partorita in mare, allevata fra l’onde; s’ella fusse Venere, dico, accompagnata dal coro delle Grazie, e circondata dal popolo de’ suoi Amori, e cinta del suo preziosissimo cintolo; s’ella spirasse cinnamo, s’ella sudasse balsamo, e fosse senza capelli, ella non piacerebbe eziandio al suo Vulcano: dove, per lo contrario, che gran diletto è egli a rimirar sopra de’ crini rilucer quel grazioso splendore, volto talor in verso i raggi del sole, sparger questi lampi d’ogni intorno, e fra sè stessi piacevolmente ritenerli! e se, per tua maggior ventura, poco vento gli va in quel mezzo leggermente percotendo, vedergli or involare il suo colore all’oro, or simigliare il pregiato mel d’Attica o di Sicilia, e poco poi, in guisa che le semplici colombe col loro volubile collo, or del color del cielo, or dell’ebano, or dell’onde ma-