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Chiese 7

di Andrea di Lazzaro Cavalcanti, detto il Buggiano, dal luogo di sua origine.

Crediamo che le due finestre della facciata sieno opera posteriore, errore architettonico, forse preteso dai committenti per dare alla chiesetta più luce.

Nelle quattro finestrelle laterali sono dipinti sul vetro varî stemmi.

Le colonne, i cornicioni, e le fasce di pietra che la decorano sono molto consunte dalle pioggie e dai ghiacci e fanno desiderare un pronto restauro.

In un’opera architettonica tedesca1 pubblicata anni scorsi, contenente i più ammirati lavori del Rinascimento è riprodotto in varie tavole questo monumento.

L’interno ha il soffitto in legno riccamente intagliato e serba preziose memorie, fra le quali, questa, che cioè l’imperatore Carlo V, dopo vinto il celebre pirata Adriano Barbarossa, passando da Pescia, ascoltò messa in questa chiesa il 5 maggio 1536. Nel 1605, con l’intervento del Granduca Ferdinando I e della Granduchessa Cristina di Lorena, fu trasportato in questa chiesa un affresco rappresentante la Madonna, che si può dire un gioiello della pittura religiosa del secolo XV; era in un tabernacolo sul ponte del Duomo. Quest’affresco è rinchiuso da un dipinto in tela di Alessandro Tiarini bolognese; due angioli nel primo piano

  1. Die Architektur Der Renaissance in Toscana. München, Verlagsanstalt für Kunst und Wissenschaft. Friedrich Bruckmann.