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Pare dunque che niun meridiano della terra sia consimile all’altro, e che la parte meridionale non sia intieramente formata come la settentrionale; che la terra in generale non abbia una forma geometrica regolare, la quale la natura non ama, e che noi in nessun luogo di essa riscontriamo.
Colla ipotesi di Bouguer si accordano i tre gradi del Perù, di Parigi e della Lapponia. Egli non dà la forma elittica ai meridiani come Newton, e fissa benanche differentemente la proporzione del diametro coll’asse. Newton veramente l’aveva posta come 229: 230; ma Bouguer la stabilì di 178: 179, o in modo ch’egli trovò il diametro dell’equatore di 36649 tese, maggiore dell’asse, cioè (contando 3808 tese per un miglio geografico) maggiore di 10 miglia. Secondo le più recenti osservazioni lo schiacciamento è uguale alla trecento trentaquattresima parte del diametro equatoriale, in modo che il diametro non importa ancora 6 miglia geografiche.