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456 Paolo Sorrentino fu dal vescovado di Minori traslocato nel i36o ali* arcivescovado d^ Amalfi. Si vuole essere sU«to nella sua sede per ben poco tempo, ed oltre il nome niuna altra memoria rimane di lui. Le cronaclie amalfitane, e r Ughelli riportano nel medesimo tempo un certo Pietro Qpuano per arcivescovo; ma nulla hassi di certezza positiva. Marino del Giudice, nobile patrizio e canonico d*Amalfi, fu crealo arcivescovo della sua patria nel 1862 ) ( V. Marino del Giudice nella serie degli uomini illustri cap. XIV. pag. aS^.), e visse in questa sede anni undici. Giovanni Acquai^iua patrizio napoletano successe a Ma* rino del Giudice nel iS^S; e visse nella sede 1% anni. Sergio Grisone patrizio e vescovo di Ravello, fu quindi nel 1387 creato arcivescovo d^ Amalfi: e dopo 31 anni di governo mori. Niccolò * * * arcivescovo nel 1896, mori nel i4oo, a cui successe Bertrando d^J lagno patrizio amalfitano nello stesso anno ^ il quale essendo già di matura età dopo sette anni d’amministrazione ivi fini di vivere ( v. Bertrando fra gli uomini illustri aL cap. XIV. pag. st54«) Roberto Branda 9 patrizio e Canonico d* Amalfi, nel iSqo da Bonifacio IX fu creato arcivescovo di Sorrento cbe dopo 20 anni commutò col posto d’Amalfi ove morì in età decrepita — ( v. Roberto fra gli uomini illustri d’Amalfi cap. XIV. pag. aGa. ) Andrea de Pakarea nobile di Salerno | da Martino V