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sa5 altri impegnaronsi pur di sostenere la conoscenza della bussola appo gli antichi , adducendo che il comico Plau- to (i) in due luoghi ne avesse inteso favellare sotto la parola ^ersoria, Hic ventus nunc secundus est capo modo vorsoriam : ed in altro luogo, Cape vorsoriam , recipe te ad herum : Adriano Turnebo con somma erudizione dimostrò che Plauto non intese afiatto ragionare della bussola , ma bensì della fune , c^n cui si ravvolge la vela. Or passiamo a vedere a qual nazione meritamente deb- basi la gloria di cotanto ritrovato. — Risalendo alla più alta antichità de' tempi degli Egizj , Fenicj e Tirj, quali abitatori de' luoghi al mare vicini , e che dettero prin- cipio ad esercitar la lunga navigazione e commercio ^ furon essi i primi creduti inventori della bussola av- valorò qualcuno siffatta opinione , in sospettare che i sacerdoti Egizj sotto figure e geroglifici ne avessero ce- lata r invenzione , e col correre del tempo se ne fosse perduto l' uso ; ma Giorgio Paschio (2) ributtando si fal- lace opinione , scrisse che ciò facilmente avrebbe potu- to succedere in scoperte di cose frivole e voluttuose e non già in una invenzione non men celebre , quanto utile e necessaria pel commercio (3) — FuUero , Lavinio Lem- ^0» (i) Plaut. in Mercatore act. 4. se. a , et in Trinummo act. 4* se. 3. (2) Paschio inTonta nov. antiqua e. 7. $. 64- (3) Bosciart. Geograph. Sacr. lib. I. e. 38. Ac si cclari poluerit ras , quae semel inventa fuissct in omnium usu promiscuo. Aul Pliac- nix naviculariua clave assidcns , et ex prixide curfum diri gens , la-