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e gli eressero per memoria sepolcrale un’urna con la seguente iscrizione; riportata da Aldo Manuzio nell’Ortografia:

d. m.
aemilio paulo papiniano
præfecto praetorio
iurisconsulto
qui vixit annos xxxvi
dies xi et menses iii papini
anus hostilius euge
nia gracilis turba
to ordine in senio
heu parentes infe
licissimi silio optimo
benemerito fece
runt.


E non debbo infine omettere che delle nostre antiche iscrizioni non vi ha per avventura alcuna che faccia chiaramente menzione di Papiniano, e solo allorché pel tremuoto dell’anno 1688 diroccò il campanile della chiesa della Nunziata si rinvenne in un quadro di pietra una statua a mezzo busto di basso rilievo che ritraeva una madre atteggiata a mestizia con la seguente iscrizione:

infelix fato prior debui

mori mater


E allora alcuni antiquarii di Benevento opinarono che la detta statua facesse ricordo di Eugenia Gracile, madre di Papiniano. Ma siffatta opinione non ha altro fondamento che una lievissima congettura, avvegnacchè sebbene, seguendo il naturale ordine delle cose, dovrebbero ai figli premorire i genitori, pur tuttavia avverasi non di rado il contrario, e però una tale epigrafe può attribuirsi non meno alla madre di Papiniano, che a qualsiasi altra madre di non ignobile lignaggio, priva innanzi tempo dei suoi figli.