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LETTERA CIRCOLARE



Ai MM. RR. SS. Parochi
della Città e Diocesi d’Asti.






Venerabili Fratelli


Invitato da una Circolare del Ministero dell’Agricoltura e del Commercio, che ho testè ricevuta, ad eccitarvi, o V. F. affinchè prestiate l’opera vostra per la diffusione in ogni classe del popolo della conoscenza del sistema metrico decimale, ben volentieri io mi rivolgo a Voi, o dilettissimi, perchè già per ripetute prove conosco con quanta alacrità vi adopriate in tutto che valga a promovere il pubblico bene della Chiesa e dello Stato. Comincierò dal ripetervi le parole che a Voi io dirigea sei anni addietro, quando vi celebrava i vantaggi della Cassa di Risparmio che fu stabilita felicemente in Asti, e che va sempre più prosperando; giacchè fin d’allora si fe’ palese quanto operoso sia il vostro zelo nel secondare i miei inviti per giovare ai bisogni del popolo e al decoro di questa Provincia. — Non vi stupite (io vi dicea allora) che il Vescovo pubblichi un avviso che più sembra spettare all’Economia politica, che al Ministero apostolico. Il nostro divin Maestro nelle parabole del suo Vangelo prese anche le sembianze di padrone di casa, di capo di famiglia, di coltivatore di una vigna, di Re che distribuisce i talenti da trafficare, e tanto promosse anche l’industria e il commercio, che condannò il servo infedele, il quale non trafficava il talento, e premiò i volonterosi operai pagando gli ultimi al paro dei primi. Il Vangelo ha in sè gli elementi e i precetti non solo della perfezione cristiana, ma pur anco del vero progresso sociale; nè v’ha opera bella di filantropia ed eroismo ch’esso non insegni od esalti. — Così vi dicea, o V. F., nella mia Circolare del 1.° giugno 1843, e così pure vi dico applicando gli stessi sentimenti per l’Insegnamento del sistema metrico decimale.