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conduce al medesimo risultato, ma il principio, da cui parte è ben diverso di quello, ch'io ho assunto. Egli prefigge il segno all’espressione dell’elemento dell’arco a cagione della seconda radice estratta, indipendentemente dal valore di x maggiore, o minore dell'unità, mentre a me sembra che abbisogni procedere affatto diversamente. Io non ardisco, o Signore, di risolutamente affermare, che stia il vero dalla mia parte. In perquisizioni di simil natura non havvi cosa più facile di quella di lasciarsi sedurre dall'apparenza del vero.

Prima di por fine a questa mia lettera mi permetta di richiamare la sua attenzione sopra la ritrovata equazione finita, e non le sarà difficile di riconoscerla appartenente ad una curva di cui trattasi a lungo nelle istituzioni Analifiche del P. Vincenzo Riccati, e del canonico professor Sabadini. Si può dire con ragione che quell'Opera è un magazzino delle più interessanti perquisizioni matematiche. A buon conto parlando della nostra curva ne fanno conoscere delle ammirabili proprietà. S'ella vorrà prendersi il pensiero di riscontrare quello, che le asserisco dovrà meco convenire, che poche curve algebraiche vanno del pari con questa. Per mio avviso sarebbe un'opuscolo veramente interessante quello, in cui se ne raccogliessero tutte le proprietà sin'ora conosciute. Un'illustre Giovane, il quale nei suoi escrcizj matema-


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