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sempre però nei casi in cui venga riconosciuta inevitabile una così forte inclinazione1 Nella recente concessione che ha fatta il Piemonte per l’esecuzione degli studj della strada ferrata da Modane a Chambery per le valli dell’Arc, e dell’Isere vuole che le pendenze più forti non superino il 16, o il 19 per mille impiegandole il più raramente possibile. Tuttavia tollera le pendenze fino al 25 per mille 1/40 nei siti in cui il terreno offra grandi difficoltà, ma questi piani inclinati dal 20 al 25 per mille non potranno avere giammai una lunghezza maggiore di Kil. 5½.

Non sappiamo adunque vedere come lo sviluppo delta linea Pistojese possa sul versante meridionale dell’Appennino ridursi alle condizioni imposte dalla Eccelsa Commissione internazionale, e che trovano luminosa conferma nella suenunciata concessione del Piemonte per traversare terreni quanto i nostri scabrosi2 e per aprire una ferrovia quanto la nostra importante, sendo che per essa un giorno l’Italia sarà unita alla Francia, e alla Svizzera. Ma quando si riuscisse con lunghi giri, e risvolte, e con arditi lavori di sostruzioni, e gallerie secondarie, a raggiungere lo sviluppo occorrente, e ridurre le pendenze nel limite, ben grande peraltro, del 20 per mille 1/50, sarebbe sempre vero che da S. Felice a Pracchia non si dovrebbero contare metri 16,560 ma invece metri 23,895.50 aumentando di altrettanto la lunghezza totale da Pistoja a Bologna che diverrebbe perciò di Kil. 96. Che se poi le pendenze in così lunga acclività dovessero ridursi, come noi lo crediamo necessario, alla inclinazione conguagliata del 16 per mille, 1/52.60 la lunghezza da S. Felice a Pracchia sarebbe allora di metri 29,869 di maniera che l’aumento da farsi allo sviluppo di Kil. 16.560m, ottenuto dal Cini, sarebbe di Kil. 13.309m, e così la lunghezza totale da Pistoia a Bologna diverrebbe di Kil. 102. Ma è pur forza ripeterlo, se l’Ing. Cini educato a buoni studii, ricco di osservazioni, e distinto per l’alacrità del suo ingegno, non seppe trovare dopo molti, e repetuti tentativi che uno sviluppo di Kil. 16 per quelle rapide coste, chi potrà credere che esse permettano di estenderlo fino a Kil. 24, e più anche a quello quasi doppio di Kil. 29? Nessuno al certo, e meno di tutti noi che conosciamo palmo a palmo quelle scabrose vallate.

Raggiunta dalla linea Pistojese la valle del Reno in uno dei suoi più elevati tronchi, essa discende lungo quel fiume attraverso alle strette gole che le dirupate pendici ond’è fiancheggiato formano quasi continuamente fino al ponte della Venturina presso Porretta. Da Pracchia al confine presso Porretta la lunghezza è di Kil. 10, e desumendo dagli studii del Sig. Ing. Pohlmayer l’altezza sul mare di quel punto in metri 412, ne consegue che la perpendicolare da di-

  1. Notificazione della Eccelsa Commissione internazionale de’ 21 Novembre 1851.
  2. Nel precedente tronco da Susa a Modane l’Ingegnere Maus si credè autorizzato delle difficoltà locali a proporre sotto il Cenisio un traforo lungo Kil. 12, e rese di pubblica ragione quel suo ardito, e bellissimo progetto, al quale aderirono i più celebri Ingegneri.