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corpo freddo si partano infinite linee fredde, delle quali alcune sieno unite dallo specchio parabolico, altre dall’ellittico, altre anche dall’iperbolico.

16. L’esperienza dell’apparente riflessione del freddo fu dagli accademici del Cimento eseguita in modo al tutto simile a quello onde si fa nei nostri gabinetti di fisica. Perocchè essi collocarono nel foco di uno specchio concavo un gelosissimo termometro ad acquarzente di 400 gradi, ed esposero quindi questo specchio ad una massa di 500 libbre di ghiaccio. Videro allora che il liquido cominciò subito a discendere nel termometro. Dubitando per altro che la vicinanza del ghiaccio, e non il ripercotimento del freddo, producesse l’abbassamento di temperatura indicato dal termometro, coprirono lo specchio, ed allora l’acquarzente cominciò subito a risalire.1

Ora si sa che il termometro in tale esperienza s’abbassa non già per ripercotimento di freddo, ma soltanto perchè il ghiaccio manda a quell’istromento una quantità di calore minore di quella che gli mandava il corpo a cui vien sostituito2. Sono per altro molto degni di scusa i primi osservatori di un tal fatto, per averlo attribuito ad una riflessione di freddo, giacchè anche i fisici de’ nostri tempi avvertono, che in questo esperimento pare che il freddo raggi e sia soggetto alle medesime leggi di riflessione del calorico e della luce3.

17. L’esperienza dello schioppo pneumatico, che

  1. Saggi di naturali esperienze fatte nell’accademia del Cimento. Nona esperienza sul ghiaccio naturale.
  2. Pouillet, Elem. de phys. et de meteor. tom. II, p. 441.
  3. Pianciani, Istituzioni fisico-chimiche tom. II, pag. 379.