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associò all’inflizione del tremendo castigo parecchi popoli dell’Italia superiore, e il suolo che dal Clitunno all’Olona si estende per forte moto fu scosso. Bastìa rassegnò ai geografi la sua esistenza, Bevagna fu prossima a compiere anch’essa la memoranda rassegna, ed Assisi e Bettona lo furono poco meno di lei. Da 27 urti più o meno leggeri la valle dell’Umbria nel dì 13 marzo fu colta, e sino a tutto il giorno 17 le spesse repliche tennero in uno stato di spasmo dico dolore quelle disgraziatissime genti. La basilica degli Angeli, che da 100 muratori si stava restaurando, perdette quattro Cappelle della navata sinistra, e la navata di mezzo. La cupola ricoperta di fenditure dimostra all’ardito, che Dio anche nel secolo xix vuo’ la credenza de’ miracoli. Gli arnesi degli operai furono rinvenuti senza cognizione del come nella navata superstite. Veruno de’ lavoranti fu offeso. La S. Cappella, che conserva tuttora la sua integrità, conforta gli animi de’ buoni cenobiti a sperare, che il continuato sdegno del