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Questo terremoto, che la gazzetta di Lucca estese sino a Camerino, si fece udire sino a Sinigaglia. Nel giorno 10 febbrajo fu inteso ancora in Albano proveniente da Napoli1.

È colpa della fervida gioventù negare all’Onnipotente ciò che gli spetta nell’attuale disastro. È errore di ipocriti vegli negare alla scienza fisica, che da Dio procede, quello, che gli pertiene nell’attuale avvenimento... Ci fu riferito, che il chiarissimo P. Inghirami previde in Firenze lo strano caso parecchi giorni innanzi. Si può dunque concludere senza la minima offesa alla Divinità, che la previdenza è germana della providenza; che Dio, servitosi della natura per correggere, ha voluto con replicate prodigiose combinazioni istruirci praticamente essere egli solo il moderatore di quel caso, che con disgusto del secolo in cui viviamo va sovente predicando una mano di folli materialisti.

  1. Ne’ giorni 13 e 15 marzo si fece sentire in Toscana, nel Modenese, nel Parmegiano..... Reggio e Parma furono le più afflitte.