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commissione di un assente e di un illetterato rinunzia con franchezza l’onorevole incarico, e ringraziato il vescovo di Perugia di una casa, che gli aveva esibita nella totale rovina della propria, fa vedere co’ fatti, che egli padre infelice di figli sventurati vuo’ con essi dividere l’amara sorte parizzando con loro la propria condizione1. La chiesa parrocchiale è rovinata in tre archi.

Bevagna, antica città posta nel confluente del Clitunno e del Topino sulla bassa pianura dell’Umbria del pari che Cannara, fu la più spaventata per le terribili circostanze, che vi si combinarono.

Erano i rev. canonici di S. Michele raccolti nel bel sotterraneo all’adorazione del SS. Sacramento, che nell’orrenda scossa cadde con quant’altro era sull’altare. Vi fu peraltro fra que’ capitolari l’animato da santo zelo, che impavido fra lo strepito di enormi massi di travertini;

  1. La confraternita di S. Francesco composta di nobili perugini votò per la prima un sussidio di venti scudi a sollievo particolare di Ripe.