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300 | Capitolo decimo |
perchè corri tu in cotal guisa, e quando farai ritorno?„ e quegli: “È il diavolo che mi porta. Tornerò quando piacerà a Dio e alla Vergine Maria.„
Jacopo Passavanti racconta nel suo Specchio della vera penitenza: “Leggesi iscritto da Elinando, che in Matiscona fu uno conte, il quale da uomo mondano e grande peccatore, contro a Dio superbo, contro il prossimo spietato e crudele. Et essendo in grande stato, con signoria e colle molte ricchezze, sano e forte, non pensava di dovere morire, nè che le cose di questo mondo gli dovessero venir meno, nè dovere essere giudicato da Dio. Un dì di Pasqua, essendo egli nel palazzo proprio attorniato di molti cavalieri e donzelli, e da molti orrevoli cittadini, che pasquavano con lui; subito uno uomo iscognosciuto, in su uno grande cavallo, entrò per la porta del palazzo, senza dire a persona niente; e venendo in sino dove era il conte con la sua compagnia, veggendolo tutti e udendolo, disse al conte: Su, conte, lévati su e séguitami. Il quale, tutto ispaurito, tremando si levò, e andava dietro a questo isconosciuto ca-