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FEDERICO NIETZSCHE

di qualche durata, che possa attendere, che possa ancora promettere qualche cosa — la Russia, l’idea contraria della miserabile manìa dei piccoli Stati europei, della nervosità europea che la fondazione dell’Impero tedesco ha fatto entrare nel suo periodo critico... Tutto l’occidente non ha più quegli istinti da dove nascono le istituzioni, da dove nasce l’avvenire: niente non è forse in opposizione più assoluta al suo «spirito moderno». Si vive per l’oggi, si vive molto presto, — si vive senza nessuna responsabilità: è ciò precisamente che si chiama «libertà». Tutto ciò che fa che le istituzioni sono delle istituzioni è disprezzato, odiato, scartato: ci si crede di nuovo in pericolo di schiavitù dacchè la parola «autorità» si fa soltanto intendere. La decadenza nell’istinto di valutazione dei nostri politicanti, dei nostri partiti politici va fino a preferire istintivamente ciò che decompone, ciò che affretta la fine... Testimonio il matrimonio moderno. Apparentemente ogni ragione se n’è andata: pertanto questo non è un’obbiezione contro il matrimonio, ma contro la modernità. La ragione del matrimonio — essa risiede nella responsabilità giuridica esclusiva dell’uomo: in questo modo il matrimonio aveva un elemento preponderante, mentre che oggi zoppica da tutte e due le gambe. La ragione del matrimonio — essa risiedeva nel principio della sua indissolubilità: questo gli dava un accento che, dinanzi all’azzardo dei sentimenti e delle passioni, delle impulsioni del momento, sapeva farsi ascoltare. Risiedeva essa pure nella responsabilità delle famiglie in riguardo alla scelta degli sposi. Con questa crescente indulgenza per il matrimo-

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