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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI

che lo comunichi, ammettendo che sia artista, genio della fiducia. Il coraggio e la libertà del sentimento, davanti ad un nemico possente, davanti a un sublime rovescio, davanti a un problema che desta terrore, — è questo stato vittorioso, che l’artista tragico sceglie e glorifica. Davanti al tragico, la corte marziale della nostra anima celebra i suoi saturnali; colui che è assuefatto alla sofferenza, colui che cerca la sofferenza, l’uomo eroico, celebra la propria esistenza nella tragedia; e soltanto alla propria vita l’artista tragico offre la coppa di questa crudeltà, la più dolce.


25.

Contentarsi degli uomini, tenere casa aperta con il suo cuore, questo è liberale, ma non è altro che liberale. Si riconoscono i cuori che non sono capaci che di ospitalità distinta dalle numerose finestre velate e dalle persiane chiuse: essi conservano vuote le loro camere migliori. Perchè? — Poichè essi aspettano degli ospiti con i quali non ci si accomoda «come si può»...


26.

Noi non ci stimiamo di più allorquando ci comunichiamo. Ciò che veramente ci accade non è affatto eloquente. Se gli avvenimenti lo volessero, essi non saprebbero comunicarsi essi stessi. È ch’essi mancano


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