t’anni, accioche habbi tutte le sue forze compite, ne maggior di dodici, accioche non caschi ne gl’errori sudetti, & in molt’altri mancamenti & diffetti, che seco porta la vecchiezza. Hor poi, che lo havrete eletto in questo modo, ne farete esperienza per certificarvi se gli sarà utile & bono à procreare & à montare: avicinandolo prima à una cavalla, & vedendo che facci quei motivi che deve; che sono l’annitrir spesso, il batter de’ piedi in terra, il non poter star fermo, & l’armarsi di sotto; lo lasciarete montare, & nel fin del fatto farete raccogliere in panno di lana ò di limo un poco del suo seme, il quale se vedrete che si sparga & non sia viscoso sarà segno che tal cavallo non è bono per stallone; ma per il contrario se è viscoso, & resta in se unito di modo, che non patisca distrattione, ne spargimento alcuno, dimostra chiaramente egli essere stallone utilissimo. Et notate che il seme humido acquoso assai & freddo non ingenera; & se pur genera, genera femina più presto, che maschio, debole, & languida. Il seme troppo caldo, & denso, quasi sempre genera, & genera maschio; se però la cavalla à cui è dato sarà di conveniente temperatura in riceverlo, & non eccederà in esser troppo fredda di complessione, ne troppo calda. Hor il stallone oltra questo deve essere senza vitio alcuno dell’animo, & senza diffetto di gambe, di piedi, d’occhi, di lombi, & di schena. Et massime deve esser forte nelle parti di dietro, sopra le quali ha à fare il suo sforzo nella monta. I vitij dell’animo, & moltissimi diffetti del corpo si traffondeno ne gl’heredi; et però et questi et quelli si deveno schivare, Deve essere anco ben disciplinato, percioche la disciplina & costumi paterni hanno gran forza nè figlioli. Et veramente che grand’enfasi ha quel proverbio, & fu molto ben considerato; & non solo ne gl’homini, ma nel resto de gl’altri animanti ancora, che dice che se non conosci il padre risguarda il figlio. Volendo inferire che tal fu il padre quale è il figliuolo; dico che questo proverbio ha gran forza, & che nel più, è sempre vero, come anco sono sempre vere le conclusioni & regole generali per lo più; le quali se ben falliscono alcuna volta, non però resta, che communemente non siano così verissime, di modo che non darete mai cavallo vitioso, & diffettoso, & indisciplinato alla monta per stallone. Et annotate che se vorrete cavalli da guerra della nostra razza, devete eleggere stallone di quella sorte, che à cavallo da guerra si apartiene, se da maneggio il simile. Et come disiderate che vi nascano li poledri, così dovete eleggere il padre, & le madri; la onde molto s’ingannano quelli, che confondeno ogni cosa, stando al sol beneficio di natura, non curandosi, ò per più vero dire, non sapendo come s’habbia à fare, che una razza faccia cavalli & da guerra, & da correre, & da maneggio. Ma questo ben lo insegna anco Virgilio pur nella sua agricoltura, dove vuole che oltra à tutte le cose suddette; il cavallo sia