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228 IL BUON CUORE


scavano la bellezza e lo splendore. Ci furono dei giorni in cui Gesù Cristo non fu più il nostro amore: vinti dalla seduzione e dalla violenza.delle passioni, noi ci siamo allontanati da lui; noi errammo lontani dell’ovile.... Forse là fede si eclissò al nostro sguardo, attratti da una letteratura frivola. e• superficiale, che parve Coprire colla fosforescenza delle sue affermazioni le eterne. affermazioni del Vangelo. Forse la innocenza dei costumi, il riserbo,. il pudòre, ebbero delle larghe offese nella nostra vita, ignote forse, per avveduta ’cautela, agli occhi degli. uomini, ma non sconosciute a Dio: Forse l’orgoglio, l’invidia ci portonino a. recare grave pregiudizio alla onorabilità. della fama altrui, a portare la disunione, la discordia nel santuario delle altrui famiglie; forse la nostra negligenza materiale o morale fu causa di gravi danni nella. sostanza degli altri, e non impedì che lo scandalo scendesse a rovinare le anime delle persone affi,.date alle nostre’ cure; forse la brama smoderata dei beni della terra, l’arricchirsi ad ogni costo, ci portò ad offendere ad un tempo la religione e la giustizia; forse i beni che noi possediamo, e che abbiamo preparato ai nostri figli, noi sappiamo che non sono di legittimo acquisto.... Ah, in quanti modi si può usci.re dall’ovile del buon pastore; errare smarriti qua e là nei sentieri dell’errore e del vizio:.. E il buon Pastore? Il. buon Pastore ci ha’ tollerati, ci ha compatiti, ci ha aspettati, ci ha chiamati. Vogliamo avere in un punto solo la prova evidente dell’amore e della misericordia di Cristo? Se Dio, ci avesse colpiti colla morte nel momento "nel’quale la grazia di Dio non era più nel’nostro cuore, nel’mentre- l’anima nostra era in istato di peccato mortale; dove saremmo noi ora? E Dio non ci colpì!.. Dio non solo non esercitò presso di noi le misure’della sua giustizia, ma prodigò quelle della sua misericordia. Le stesse disgrazie che vennero sopra di noi nel rapporto tanto materiale che morale, disgrazie tante volte effetto delle stesse nostre colpe, furono altrettante chiamate di Dio, Il rimorso che, in seguito alla colpa, si annidò nel nostro cuore e non ci lasciava requie, era una chiamata, di Dio. Una morte improvvisa che colpì una persona amata, forse la complice dei nostri disordini, delle nostre pazzie, fu una chiamata di Dio; forse una malattia che colpì noi stessi, ci tolse- dalle condizioni della colpa, e ci avvertì che la vita è attaccata ad un filo, fu una chiamata di Dio. Una chiamata di Dio fu pure la gioia che noi abbiamo provata, nel riacquistare nel pentimento e•nei sacramenti il perdono delle nostre colpe, anéorchè dopo forse noi fossimo miseramente’ ricaduti; il pensiero della gioia provata nel ritorno all’ovile è dolce, è soave, è potente richiamo a farvi ritorno un’altra volta. Dolce; potentissimo richiamo è poi lo spettacolo della pace, della serenità, della gioia, della ferma stabilità delle anime buone, delle anime che furono sempre buone, o ravvedute, rimasero ferme nel proposito e nella pratica della virtù.... Quante’ forme la misericordia di Dio • ha assunQuesto pento e assume’per’richiamarci,

siero può bastare da solo,ali nostro ravvedimento, suseitando, in, noi!due sentimenti diversi, ma’ egualmente efficaci: allo scopo: un sentimento di fiducia, un sentimento, di riconoscenza. Oh, non temete che abbia, a respingervi un Dio. che vi ha_ tanto aspettato che vi ha aspettato, mi aspetta, appunto per accoglier:vi; oh, non vogliate:essere più oltre ingrati verso un_ Dio che vi ama tanto; che vi ha tanto sollevati e ama’ ti: sentite nel vostro, cuore l’indegnità, di abusare di questo amore: ah, è troppo vile continuare.’ ad; essere cattivi, perchè Dio è tanto buono! Al quadro della, misericordia, della tolleranza, dell’amore di• Dio verso di: noi, segua; aquadro more, della tolleranza,. della misericordia, nostra verso gli altri L’imitar Dio è grandezza.per noi; in. questo caso sarebbe anche atto di riconoscenza; usare misericordia’ cogli. altri è il modo migliore di ringraèziare Dio della misericordiach’egli ha usato•con noi. Genitori, padroni, superiori, sacerdoti, quanti sono costituiti in posizione di autorità, quanti hanno sotto di sè persone affidate alla propria cura e direzione; la lezione si rivolge a tutti: l’onda di carità e di tolleranza che partendo da Dio e dir Cristo• ravvolge tutta l’umanità, si rifletta dall’umanità sopra l’umanità, e sia fra tutti una sola fiamma di carità e- d’amore. Genitori, tollerate, amate, i vostri figli ancorchè E3iano sconoscienti e ingrati; non perdete là pazienza; la vostra parola non ascoltata oggi, se paziente, amorosa, sarà ascoltata domani: l’eccesso della rivolta determinerà più prontamente la docilità del ritorno: associate all’opera vostra l’opera di Diò, pregate: sono un gran conforto pei genitori le lagrime ed i trionfi di Monica sul figlio Agostino. Superiori,. l’indocilità ’degli allievi e degli scolari, nón riesca mai a privarvi della calma; della serenità,. della. benevolenza, a loro riguardo; abuseranno qualche volta della• vostra bontà; ma verrà il momento della resipiscenza: il trovare sempre aperta d’a parte vostra la porta del ritorno, indurrà l’ingrato ad entrarvi, e sentirà più vivo il bisogno della riconoscenza quanto il beneficio fu meno meritato. Sacerdoti, quanto grande è l’ingratitudine dei popoli a vostro riguardo! Tutta-la stoiia è piena, (lei benefici che voi avete recato alla.umanità: la civiltà della quale ora vanno tanto superbi gli uomini è’il frutto del vostro insegnamento, dei vostri sacrifici: siete chiamati fautori di tenebre, voi che avete aperte le università; siete chiamati complici di ogni irminnide, vci che ispirandovi al Vangelo foste sempre stati gli apostoli di ogni sana libertà; le classi proletarie, ora aizzate contro di voi dal socialismo, furenolnelle che raccolsero le vostre maggiori cure, le vostre maggiori difese; non avvilitevi per questo. non adiratevi: la pecorella si è smarrita; più grande è la sua colpa e la sua sventura, e più grande sia la vostra compassione. E. tu, sommo Sacerdote, tu o Pontefice, che ti vedi preso di mira dalle accuse e dagli insulti dei tri: sti, non cessa. di accogliere tutti sotto il manto, della