Pagina:Il buon cuore - Anno XIV, n. 50 - 11 dicembre 1915.pdf/5


IL BUON CUORE 349


a; colpiti e dove è offerto il Santo Sacrificio per gli uccisi, affinchè le anime loro possano entrare nell’eterno riposo; per altri, poichè le loro vite vengano risparmiate; per gli impoveriti, affinchè loro venga data la consolazione divina che sorpassa le gioie più acute date dal mondo. Non aumenteremo noi le nostre visite, la nostra presenza alle Benedizioni eucaristiche, ed alla Messa, sopra tutto, le nostre Comunioni in questi giorni di collera e di lutto? Il venerdì potremmo comunicarci coll’intenzione che il Sacro Cuore di Gesù si degni concedere la vittoria alla causa della giustizia, e una pace accelerata il sabato in onore della Madonna, a favore dei derelitti, degli spogliati, dei feriti e dei moribondi; in altro giorno della settimana, per le anime degli uccisi. Se i cattolici adottassero questa pratica, non solo ne otterrebbero essi stessi confcrto, fortezza e pace interiore, di cui tutti abbiamo tanto bisogno, ma otterrebbero altresì innumerevoli benedizioni, aiuti e. consolazioni per l’immensa moltitudine della famiglia umana, afflitta dalla così estesa, presente calamità. L’età passata noi demmo prova, testimonio fra noi di grande sviluppo di devozione e di frequenza al Santo Sacramento

Santo Sacramento — a prendere solo le dottrine di cui parlammo fin qui — non dovrebbe mancare di prestarci coraggio e consolazione. Ed è contutto ciò questa realizzazione appunto quella che ci riesce tanto difficile — difficile in sommo grado per avventura allora quando il mortale conflitto delle nazioni e l’enorme cumulo di umani patimenti che ne derivano, occupano tutto il campo della nostra mentale visione. E’ ben vero che ci ha Uno il cui speciale ufficio è di farci riflettere a codeste verità rivelate, immmedesimareene ed applicare alle anime nostre il loro conforto. Esso è lo Spirito Santo, il Confortatore. In virtù del possesso della grazia santificante, Egli dimora in maniera particolare nelle anime nostre come in un tempio. Col volgere le potenze dell’anima verso di Lui, noi lo mettiamo, per così dire in grado di compiere la sua benedetta opera n noi. Egli farà sentire la sua presenza coi doni di fortezza spi•ritu^le e di conforto. In questo tempo in cui ci troviamo in così partilare bisogno di un Confortatore, tanto nel senso letterale di fortificatore e nel senso derivato di consolatore, Egli non ci mancherà. A noi a pregarlo di manifestarci con tali conforti la sua presenza, tanto alle anime nostre che a quelle di coloro che

Questo si mostrerà nostro conforto e sostegno nella attuale tribolazione. Benchè «il soffio del potente sia come un turbine», noi troveremo in Gesù, presente nella Santa Eucaristia, «un

o combattono, oppure sono in angoscia pei soldati che si trovano nel conflitto. Esso illuminerà le nostre menti perchè com rifugio contro» quel «turbine, un’ombra a difesa dal caldo, forza e sostegno del povero» ed «al bisogno in queste an prendano il consolante significato della fede. Esso le farà di• ventare delle realtà per noi, come mai lo furono prima. Ci

gustie». Nell’Eucaristia c’è «la dimora» del nostro Dio, «nella pace; e il suo soggiorno lassù in Sion: ivi l’affranto ha in serbo l’arco, lo scudo, la spada ed il combattimento». «Oh, quanto grande è l’abbondanza delle tue dolcezze che tu, o Si abiliterà a compiere bravamente il dovere assegnatoci. quale che sia, tanto di combattere come d’attendere in calma fiducia. Conforterà le nostre angoscie e spogliazioni. Scaccerà da noi malinconie e timori, folli millanterie e facili scoraggiamenti, nonchè il furore brutale che la guerra sveglia in uno spirito non rigenerato.

gnore, hai riposto ), nella Eucaristia «per coloro che ti temono, e che Tu hai preparato per coloro che sperano in Te, al cospetto dei figli degli uomini. Tu li nasconderai nel segreto del tuo cospetto», cioè nelle misteriose comunicazioni col Salvatore nell’Eucaristia, «al coperto delle molestie degli uomini. Tu li proteggerai nel tuo Tabernacolo dalla contradizione delle lingue )1, gli strepiti della guerra che ora è accesa da tutte le parti. Perciò noi vorremo cantare colla Chiesa, innanzi al trono eucaristico d’Amore: «O vittima di salute, che apri le porte del Cielo all’uomo della terra, i nostri nemici ci premono da

Se si dovesse compilare un manuale di preghiere ad uso dei cattolici in tempo di guerra, nelle sue pagine dovrebbe avere la preminenza l’inno delle Pentecoste che assomma la divozione allo Spirito Santo, come le Litanie Lauretane compendiano la divozione alla Madonna. Esso si indirizza allo Spirito Santo, invocandolo a venire alle anime per spandere su queste la pienezza dei suoi sette doni». Scendi a noi o Padre del povero, ed arrichisci tutti coloro che sono destituiti dall’interiore ric Sacramento noi potremo «gustare e vedere quanto è soave il

chezza necessaria per sorreggere l’anima in questi giorni di desolazione. Vieni o Luce dei nostri cuori perchè essi non vengano avvolti tra le negre nubi della disperazione, dell’ambascia, conforto non possiamo ricevere la consolazione degli altri doni

Signore», e potremo tornar ad affrontare col cuore rianimato da Nostro Signore e confortato dal senso della sua inabi e verità di Dio. Vieni ospite diletto delle anime nostre; se Tu dimori con noi, nè la collera degli uomini, nè quella di Satana

tante Presenza.

potrà nuocere a noi. Vieni dolce Refrigerio, perchè l’oppressione dell’ansia, della responsabilità o delle privazioni non metta a troppo dura prova la nostra debolezza. Vieni, Riposo del Lavoro; il lavoro rude del corpo, della mente e dell’anima deve essere portato da molti di noi nell’ora presente. Vieni Sollievo nelle pene e asciuga le lagrime che oggidì sgorgano e dovranno

tutte le parti; dacci la fortezza, concedici il tuo aiuto». Le nostre preghiere non resteranno inascoltate. Nel Santo

VI Conforfo dello Spirito Santo. «’lo pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Confortatore che possà restare sempre con voi:). «Il Confortatore, lo Spirito Santo che il Padre vi manderà in mio nome. Esso vi insegnerà ogni cosa e vi suggerirà tutto quello che vi avrà detto n.

goccie della pioggia dagli occhi dei parenti, delle spose e dei figli di tutta Europa. Vieni e compi la benedetta opera per la

E’ difficile davvero realizzare le dottrine di fede. Se noi potessimo per poco realizzarle, cioè, renderle reali a noi stessi„

Quale 31 nostro Salvatore Ti ha dato alla sua Chiesa la mattina di Pentecoste nel Cenacolo di Gerusalemme. Vieni, Santo Spi non potremmo mancare di conforto anche per gli orrori e le miserie della guerra. Una fede vigorosa nella vincitrice Pas rito e riempi i nostri cuori di fortezza amore, gioia e pace, che

sione di Nostro Signore, nella sua gloriosa risurrezione e nel

continuare a cadere nei giorni avvenire innumerevoli come le

nè terrori possano bandire nè patimenti valgano a distruggere.

(Continua..)

Trad. di L MEREGALLL.