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210 IL BUON CUORE


l’imperatore nel suo culto degli avi venerava 7 generazioni, perciò il tempio (la lui dedicato agli antenati, conteneva 7 templi minori; gli imperatori sacrificavano su 7 altari a 7 principali gruppi di spiriti; quando un imperatore Moriva, veniva deposto nel. sarcofago 7 giorni dopo spirato; e il 7" mese veniva sepolto, chiuso in 7 feretri. Per un fenomeno naturale e perfettamente spiegabile, i popoli vicini a quelli su ricordati e che con essi vennero in più stretta relazione, appresero da essi il rispetto e la venerazione del numero sacro. Così ad es. gli abitatori della Mesopotamia e della Caldea, così gli Assin e specialmente. i Medi e i Persiani, secondo la dottrina di Zoroastro, contenuta nello Zendavesta il libro sacro dei Medi, e dei Persiani, il Dio della luce e del bene ha intorno a se 7 spiriti buoni, e il Dio dell’oscurità e del male ha intorno a sè 7 demoni; questi demoni hanno rotto in 7 parti l’universo che in origine formava un ’tutto, e una di queste 7 parti è precisamente la nostra;terra. - Nelle leggende che, celebrano le gesta degli eroi persiani, il numero 7 ritorna costantemente; per es. si parla sempre di banchetti durati 7 giorni, di cacce. di battaglie, di nozze, di preghiere della stessa durata, di siccità che tormentano gli uomini per 7 anni e così via. E non solo le ’leggende, ma anche la storia persiana non ’è libera dall’influenza di questo numerò: il re della Lidia, Creso, vinto da Ciro, quando stava per essere bruciato sul rogo, era. accompagnato da due schiere cli 7 fanciulli ciascuna: il falso Smerdi, che usurpò il trono come successore di Cambise, fu smascherato dopo il 7" mese e abbattuto e ucciso da una congiura di 7 nobili persiani. Anche gli antichi Egiziani.consideravano 7 come un numero sacro. Secondo la testimonianza di Eusebio, gli Egiziani credevano che la prima dinastia dei loro re si componesse di 7 divinità; nelle leggende di Osiride il 7 ricorre continuamente; nei tempi più remoti, imbalsamando i cadaveri, gli Egiziani adoperavano 7 essenze aromatiche; nelle favole egiziane vi sono le 7 Hathor, giovani divinità che corrispondono press’a poco alle nostre, fate. Anche nel mondo greco in tempi remati, - il numero 7 è assai considerato; i due protagonisti della leggenda degli Argonauti, Giasòne e Medea, hanno 7 figli e 7 figlie; la spedizione contro Tebe in Beozia viene fatta da 7 eroi; nell’Iliade si parla dello scudo di ’Ajace formato da 7 pelli, e Agamennone. per placare l’irato Achille, gli offre invano 7 tripodi, 7 donne e 7 popolose città. Anche nell’Odissea ricorre spesse volte questo numero; e così pure 7 città si contendevano l’onore di essere patria di Omero; 7 erano î più grandi sapienti del mondo greco, 7 le meraviglie (lel mondo. Quanto ai Romani non ci sono che scarse notizie intorno all’importanza avuta in mezzo ad essi dal numero 7; ma quel poco che se ne sa. basta a far comprendere come l’influenza di questo numero fosse tutt’altro che scarsa.

Plinio, per es. dice che l’uomo per arrivare al suo pieno sviluppo, deve vivere 3 volte 7 anni, Cicerone fa dire a Scipione Africano che il numero 7 è il primo di tutte le cose. Presso i Greci e preSso i Romani era fissato a 7 il numero. delle cosidette arti liberali: grammatica. dialettica, retorica, aritm etica, geomet ria, s.t r mia, musica. Fra queste scienze una delle più antiche è l’astronomia, nella quale in relazione colla leggenda mitologica, vi sono le due costellazioni dell’Orsa: l’Orsa maggiore, l’Orsa minore composte di 7 stelle ciascuna; v’è pure la costel’azione delle Pleiadi corrispondente alle 7 figlie (li Atlante. Quanto al sistema planetario degli antichi astro= nomi, esso fu composto col sole e colla luna ai quali si aggiunsero altri cinque corpi celesti considerati come moventesi intorno alla terra si ebbero quindi 7 pianeti, la, Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove, Saturno, i quali pianeti movevansi intorno alla terra in altrettante sfere concentriche che furf,no chiamati i 7 cicli. Nel popolo ebraico il numero 7 ebbe una grande parte non solo nella religione, ma anche nella vita Civile: già nella Storia della.creazione troviamo indicato il 7° giorno come giorno di riposo. L’aureo candelabro che stava nel tempio cli Gerusalemme aveva 7 bracci con 7 lampade ciascuno. Nei sacrifici venivano regolarmente uccisi 7 o due volte 7 agnelli Davanti alla Città di Gerico 7 sacerdoti;precedendo l’arca dell’alleanza, fecero per 7 volte il giro della città, poi dettero fiato. a 7 trombe, e la mura di Gerico rovinarono Abramo venuto a contesia con il re Abimelech pel possesso di un pozzo, per placarlo gli offre 7 agnelli; suo nipote Giacobbe si adatta a fare da servo per 7 anni per ottenere in moglie la bella Rachele; invece di! essa gli vien data la brutta e cisposa Lia; e solo dopo 7 anni egli riesce ad ottenere la fanciulla amata. Passando ’ai libri del Vecchio Testamento non attribuiti a Mosè e al Nuovo Testamento, ancora si trova il sacro numero. Il pio Giobbe messa a così duca prova dalla sorte avversa, ha 7 figli: gli amici che si recano a visitarlo e a consdlarlo siedono accanto a lui per 7 giorni e 7 notti sulla nuda terra; 7 sono i fratelli Maccabei che subirono il martirio per mantenersi fedeli alla loro religione; nell’Apocalisse di GioVanni vi sono i 7 candelabri aurei; davanti al trono dell’Onnipotente ardono 7 fiaccole che rappresentano i 7 spiriti di Dio, e si parla ancora di un libro con 7 sigilli, di un montone con 7 corna e 7 occhi, e di molte altre cose nelle quali entra sempre il numero 7. Della importanza che questo numero ebbe fra gli Ebrei anche fuori delle loro istituzioni religiose, e civili, si ha una prova in un’operà del filosofo Filone alessandrino, che visse poco dopo la nascita di Cristo. Dopo aver celebrato le qualità superiori del numero sacro, Filone prosegue dicendo che, per la naturale dipendenza delle cose di questo mondo dal