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174 IL BUON CUORE


nel penultimo numero coll’articolo Un grido insensato, disse che io aveva del coraggio. Mori improvvisamente e quindi senza sacramenti, ma vrtualmente li ha ricevuti nella disposizione eli fede in cui abitualmente si trovava l’anima sua. E’ il pensiero col quale cercai di consolare l’angosciata Signora„ che, dolente di non aver potuto chiamare in tempo un Sacerodte, mi chiamò come amico e sacerdote a benedire la salma, e a deporgli un:)acio sulla fronte. Si tranquillizzi Signora, io ’le dissi: chi ascol,a, la Messa ha la fede, e la fede è la base, la luce, di tutta• la vita religiosa: justus mens et fide vivit. Ora:sarà portato in Chitsa. in Chiesa in vita, in Chiesa in morte, oh speriamo che col molto bene che ha fatto lui, colle preghiere che faranno gli altri, coi meriti infiniti di Cristo, egli possa presto trovarsi nel Tempio eterno del cielo! Sua Eminenza l’Arcivescovo confortò la Si-mora con lettera gentile in cui diceva: mando sincere condoglianze, pregando requie beata al compianto consorte, e invocando su di tutti gli addolorati congiunti benedizioni celesti confortatrici. L. Vitali. •.ali4u.

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La CIpand’Italia 24 maggio 1915 il

L’Italia incoeu l’è • come tutta in festa; Ma l’è ona festa pienna d’emozion. Gda’è pia fracass e pu nissun protesta, Perch’el fracass gh’el lassem al canon. G’hemm pienna•fed in quzi che gh’è alla testa De tutt el moviment di operazion. Se sa che se lavora fina in festa, Per yegti in abbondanza i munizion. G’heinnt poeu ona forza bella. e ben compatta, In di noster soldaa tucc’coraggios, E l’è propri sta. forza quella adatta, Per farn avè el pias•?, on guai ben dì, De cantò tucc insemina a pienna vos «Ah P.alment! La grand’Italia» è fatta. FEDERICO BUSSI.

Una aggiunta. Molti sono i punti di discrepanza tra il culto cattolico e il culto protestante, ma nessun punto mi sembra così mal posto daí protestanti come l’opposizione. he essi fanno al culto che i cattolici prestano alla Madonna.

E tanto più la cosa è inspiegabile nel vedere che la loro opposizione è appoggiata, come essi dicono, al Vangelo. Al Vangelo! Ma se nel Vangelo appunto, e per fatti e per parole apertamente dichiarate si trovano le affermazioni più elevate ed esplicite della grandezza e dell’onore a Maria! Ma intendiamoci: quanto è detto nel Vangelo riguardo a Maria non va misurato a metro, a lunghezza materiale: quanto è detto di Maria nel Vangelo potrà essere raccolto in mezza dozzina di pagine, mentre il complesso del Vangelo ne occupa cento: non è la quantità delle pagine che conta, è la qualità: una parola sola può avere il valore di cento, come una moneta d’oro vale un sacco di monete di rame. Nel Vangelo, quanto si riferisce a Maria, sono monete d’oro,.sono poche, ma quanto valore racchiudono! Io credo che si posga 2ffermare a fronte alta, che quanti onori i cattolici possono avere accumulati per Maria ne! corso dei secoli, sulla faccia della terra, sono un nulla a confronto degli onori che, ’a, detta del Vangelo, sono stati attribuiti a Maria da Dio. Le parole del Vangelo in questo caso, come si è detto, non vanno contate, ma pesate. Prendiamo subito le prime parole che riguardo a Maria trovansi nel Vangelo: son le parole dell’Angelo Gabriele:.Salve, o piena di grazie, il Signore è con te. — Chi manda? E’ il Papa? W Dio. -- Chi è mandato? Un prete cattolico? E’ un angelo, un diretto mandato di Dio. — Di qtial bene si dice fornita Maria? Di -fiori? di braccialetti d’oro? di anelli? come Sono i doni che i cattolici appendono agli altari dí Maria? di candele accese? — Salve, o piena di grazia! — La grazia dello Spirito di Dio è il dono che i protestanti giustamente dicono che è il bene maggiore da desiderarsi, da chiedersi, da possedere dall’anima credente. Ebbene, di questo dono, secondo il Vangelo, Maria è piena. E questo dono chi glielo ha dato? I cattolici? noi? Glielo ha dato Dio. Chi è ché ha fatto grande Maria? Siamo stati noi cattolici? E’ stato Dio E chi lo dice? siamo noi cattolici? Lo dice il Vangelo; e lo dice nel modo più esplicito, più solenne. Fccit mihi magna qui potens est. E il Vangelo non solo dice che Maria è grande, ma alla affermazione, aggiungendo la profezia, dominio di esclusiva pertinenza della divinità, dice che ’per questa giandezza la chiameranno beata tutte;c genei-azi mi. Non pare una profezia della divozione dei cattolici a Maria nel mese di maggio? Ma vi ha qualche cosa di più grande, di insuperabilmente più grande. E’ nella continuazione dello stesso racconto del Vangelo. L’Angelo prosegue nel compimento della sua missione ricevuta da Dio, e dopo le esitanze di Maria, suggerite dalla sua umiltà, altra grandezza nella grandezza, grandezza terrena unita alla grandezza celeste,, aggiunge non temere, o Maria: lo Spirito Santo verrà sopra di te, ti adom