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IL BUON CUORE 141


che fu completa il giorno che Gesù Cristo, dopo la sua passione, espiati i peccati di tutti gli uomini,

in man recandosi il prezzo del perdono da questa polve al trono dei Genitori salì,

e fece discendere sulla terra, collo Spirito Santo, la grazia; la grazia redentrice, riparatrice, elevatrice di tutte le facoltà -dell’uomo, di tutto l’uomo.. Da quel giorno la giustizia cristiana divenne obbligatoria per conseguire la salute: non vi è altro nome, proclama S. Pietro, nel quale gli uomini possano salvarsi, fuori del nome di Cristo. Rimane sempre la giustificazione della buona fede in chi trovasi nella impOssibilità di conoscere la rivelazione della dottrina W Cristo; ma sorge in tutti l’obbligo di cercare la verità, e, una volta trovata, di abbracciarla. L’obbligo di abbracciare la giustizia cristiana è abbellito, è solleéito dal pensiero della bellezza superiore che la giustizia cristiana ha in confronto delle altre giustizie. La giustizia ebraica era più nelle forme esteriori; la giustizia cristiana è più nel cuore; la giustizia dei gentili, rispettabile in alcuni individui, era deplorevole nelle masse; la giustizia cristiana è grande nei grandi, è più grande nei piccoli, perché eleva tutti alla sua bellezza morale, ma con pref•-•renza le persone semplici, le persone umili, i. tribolati, i perseguitati, gli afflitti. La giustizia cristana è una redenzione, una elevazione generale di tutto il genere umano. Molte volte il pregio di una cosa non si comprende se non al momento in cui se ne è priv: la sanità si apprezza quando si cade ammalati, il beneficio grande che è l’acqua si comprende quando non c’è, e si ha sete. Volete comprendere quale grande beneficio sia il Cristianesimo? Cancellatelo dalla terra, colle sue dottrine, colle sue istituzioni, coi suoi monumenti... quale laesolazione, quale deserto! La scomparsa del cristianesimo dalla società non troverebbe che un degno riscontro: la scomparsa dol sole dalla natura.

Il terzo trionfo dello Spirito Santo è il giudizio. Il giudizio è la sanzione. Cristo asceso al cielo, siede alla destra di Dio Padre, e di là deve venire a giudicare i vivi ed i morti. Il giudizio, colla. sanzione del premio a chi ha fatto bene, del castigo a chi ha fato male, è un necessario complemento della Provvidenza di Dio. E’ richiesto ad un tempo dalla sua sapienza e dalla sua giustizia. Dio non può abdicare a questo giudizio: se non lo faCesse, darebbe segno di una riprovevole indifferenza’ riguardo al trionfo dell’ordine morale: i buoni, abbandonati, potrebbero giustamente protestare; i cattivi, trionfanti e senza castigo, potrebbero deridere i buoni, e insieme ai buoni Iddio. Il solo fare questa supposizione è una bestemmia. Questo giudizio è anche un giusto compenso alla

persona di Cristo. Nella Chiesa Parrocchiale di Cesano Boscone, ho veduto un giorno due grandiosi affreschi fatti recentemente, di fianco all’altare Maggiore: nell’uno è rappresentato Cristo dirli:ami a Pilato, e porta la scritta: Cristo giudicato dagli uomini; nell’altro è rappresentato il giudizi:, universale, e porta la scritta: gli uomini giudicati da Crivto. Sono due sintesi del problema umano e divino, in un contrapposto impressionante-: il giudizio di Cristo è il trionfo sul giudizio degli uomini. Gli uomini cattivi sono chiamati in altro luogo del Vangelo i figli del maligno, i figli del demonio. Sono figli del demonio perchè ne seguono le suggestioni, perchè ne aiutano l’opera: i cattivi sono l’incarnazione del demonio. Il trionfo di Cristo nel giudizio sui cattivi è quindi il trionfo di Cristo sul demonio: il principe di questo inondo è già stato giudicato. dice Cristo nell’odierno Vangelo, anticipando collo spirito profetico quasi fosse realtà del presente quello che sarà realtà nel futuro.

Una frase sintetica chiude l’odierno evanelo: in una frase sola si ricordano tutti i trionfi che lo Spirito Santo otterrà colla sua venuta: Spirito di perità, vi insegnerà tutte le verità. Le verità le% fede, le verità dellà legge, le verità della grazia,!e vs:.rità di tutte le nianifestazioni della vita cristiana nel inondo, manifestazioni dello spirito che formano la più completa e. splendida glorificazione di Cristo: egli ani glorificherà. Leggete l’Inno della Pentecoste di Manzoni. E’ un commento al Vangelo d’oggi. Sotto forma p.?etica di inarrivabile perfezione troverete i trionfi dello Spirito Santo nel punto immediato della sua discesa, e poi nella storia di tutto il mondo: è una delle pii splendide pagine della letteratura religiosa. L. V.

Le biblioteche e gli incendi

Gli incendi delle biblioteche sono meno rari di quello che forse si potrebbe credere, anche quando non si tenga conto di quelli fatti scoppiare con deliberato proposito, come quello della biblioteca di Alessandria d’Egitto, che si dice fosse-ricca di 500.000 papiri, distrutta dai Saraceni conquistatori nel 540 dopo Cristo. L’inglese Vilford, nel volume The destruction of librarics b’fire, registrava dal 47 a. C. fino al 1879, anno in cui il volume fu pubblicato, 55 incendi • e il dott. J. Lecke, bibliotecario a Gottinga, ne enumerava altri 24 dall’anno 1879 fino al 1900.

Non è qui il luogo di passare in rassegna tutti questi incendi: basterà ricordare, fra i più rilevanti di questi disastri, quello della biblioteca dell’Ateneo di Manchester, 24 settembre 1873, che distrusse 19o.óco volumi; quello avvenuto l’t i gennaio 1879,