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126 IL BUON CUORE


Quanto alle numerose, anzi infinite tinture destinate a far cambiare il colore priMitivo dei capelli quasi tutte, eccettuata l’acqua ossigenata che rende i capelli biondi e la hennè che li tinge di rosso scuro, contengono delle sostanze velenose: zolfo, antimonio, nitrato di piombo, arsenico, acetato di rame, acido nitrico, acido solforico, ecc. ecc. Sicchè la loro applicazione è spesso seguita da inconvenienti e non di rado anche da gravi accidenti, quali la risipola, dei disturbi nella respirazione e nel funzionamento del cuore, segni di nefrite, delirio. Fra i molti esempi che a questa proposta si potrebbero citare, ci limiteremo a riferirne uno molto istruttivo, e precisamente il caso toccati a una signora di una cinquantina d’anni, la quale, dopo aver consultata una quantità di medici, si rivolse al dott. Laborde, perchè soffriva di violenti emicranie, di nausea, vomito, delirio intermittente, digeriva male -e soffriva d’inappettenza, si lagnava di stanchezza generale. Il dott. Laborde le fece sopprimere l’uso della tintura, con cui ella aveva mascherata la sua incipiente canizie, e la signora migliorò subito; egli analizzò poi quella tintura e vi trovò una sostanza velenosa che in chimica porta il nome di parafenolina-diamina; egli iniettò in un cane - un centimetro cubo di questa tintura, e l’animale fu preso da salivazione, da dispnea, da convulsioni, poi cadde in uno stato comatoso, e nuindici ore dopo l’iniezione spirò.

Le colonie dello Stato di S.ta Catharina

(Continuazione del numero 14)

III.

LE COLONIE DEL NORD.

Le collettività di emigrati italiani che si trovano nel nord dello Stato sono press’a poco eguali per numero a quelle del sud ma ne sono assai superiori se vi si contano quasi lo.000 trentini che risiedono nei municipi di Blumenau e di Nuova Trento. Queste colonie sono peraltro disperse e separate fra loro piil di quelle della zona meridionale. La popolazione italiana anche nel nord è bensì -raccolta in vallate esclusivamente o prevalentemente da essa abitate, ma queste non formano una zona riunita ed estesa come quella del sud. Dette colonie si trovano generalmente frammiste a.quelle tedesche préponderanti pr numero, per ricchezza e per influenza. I’ tedeschi e teuto-brasiliani sono circa 120.000 in Santa Catharina, e sono riuniti al nord: la immigrazione tedesca precedette di oltre 25 anni la nostra la quale anzi fu avviata colà dal Governo dello Stato. allo scopo di impedire un soverchio e troppo omogeneo concentramento dell’elemento germanico. Alcune di queste colonie italiane, e cioè, Nuova Trento e qualche altra minore, sono situate nel bacino del Rio Tijucas e sono isolate dalle tedesche:

altre, assai più numerose, si trovano nel bacino dei fiumi Itajahy-assù itajahy-mirini;’ che si riuniscono prima di sboccare nell’Oceano, e sono comprese nei territori di municipi essenzialmente tedesChi. Da Florianopolis a Tiiucas. Una strada lunga circa 8o chilometri congiunge Fstreito, piccolo paese situato di fronte a Florianopolià al di qua dello stretto, con Nuova Trento, passando per Tijucas. E’ una strada pianeggiante e tuti.e carrozzabile, come non se ne vedOno nel sud dellStato. Delle diligenze fanno servizio due volte la settimana fra Florianopolis e Tijucas e fra questa a Nuova Trento, compiendo il viaggio in coincidenza’ fra loro, in due giorni consecutivi. 1 45 chilometri di strada fra Florianopolis e Tijucas corrono parallelamente alla costa. Dopo i primi -io chilometri si trova la villa di Biguassù, sede di municipio popolato da circa 18.000 abitanti, prevalentemente brasiliani, i quali sono quasi i soli abitatori di tutta la zona che si percorre fino a Tijucas. Intta questa regione ha un aspetto squallido e triste; vi manca il lavoro degli immigranti stranieri. Si incontrano sul cammino rare case e povere, alcune costruite in legname, altre con pali intrecciati e fango. nascoste fra piante di banana. A lato di alcuna di quelle si vede una gran ruota di legno, mossa dal1 acqua; sono engenhos, macchine per macinare la canna da zucchero; in qualche aia si vede del caffè esposto a seccare su certi impiantiti di legno, che alla sera, a guisa di grandi cassette, sono spinte nel vano apposito sotto la casa. In tutto questo tratto si vede ben poco terreno coltivito: qualche campicello di granturco, di mannioca e di caffè; il resto -è tutto bosco di banane, di Palme e piante tropicali, o di macchia bassa e di arbusti; si traversano sovente larghi tratti di terreni paludosi, miagmatici; poche vacche pascolano nei prati acquitrinosi,’ fra i cogueiros (specie di palme radi, alti e sottili. Presso qualche casa isolata, di immigrati polacchi o tedeschi, ho notato visi pallidi e sparuti per le febbri e l’anchilostomiasi. Tijcas, La villa di Tijucas è situata alla foce del fiume omonimo: consta di una doppia fila di case, lunga quasi quattro chilometri, allineate sulla strada che costeggia il fiume: molte case sono in legno. Il municipio di Ti jucas ha quasi 22.000 abitatiti, per la maggior parte brasiliani.; qualche migliaio sono negri, mulatti e caboclos. La villa ha un discreto movimento commerciale. vi transita tutto il commercio pér Nuova Trento, e per la zona circostante, e da qualche anno, anche per la nuova colonia Esteves Junior. Non esiste un vero porto; serve di ancoraggio l’ultimo tratto del fiume. presso la foce, che può essere passata solo da’piccoP velieri; i piroscafi che hanno merci per Tijueas le asbordano al largo su altre imbarcazioni.