Pagina:Il buon cuore - Anno XIV, n. 15 - 10 aprile 1915.pdf/4

116 IL BUON CUORE


E’ grande l’autorità, la dignità del sacerdote? la parola di Cristo non l’affermasse non sarebbe da credervi. E il primo a non credervi sarebbe il sacerdote. Se quando il sacerdote, assiso nel tribunale di penitenza, mentre da una parte ascolta l’accusa del penitente, non sentisse dall’altra una voce divina che gli dice perdona, e pronunciando la parola: ti assolvo.... non sentisse di pronunciarla in nome e nell’autorità di Dio, il tipo del malfattore non cercatelo negli ergastoli; l’avreste dinnanzi a voi. Per non inorridire della conseguenza, bisogna accettare la premessa: il sacerdote, nella remissione dei peccati, nell’applicazione pratica dell’opera della redenzione, è stato da Cristo messo al posto di Dio; è il rappresentante di Dio.

L’autorità del sacerdote nel sacramento della Confessione si completa con un’altra autorità: l’autorità dell’insegnamento. L’autorità della remissione dei peccati, è un’autorità di discernimento, di criterio: l’autorità è doppia; rimettere e ritenere; bisogna riflettere, controllare; confrontare gli atti del penitente colle esigenze della legge; il penitente conosce e rivelerà gli atti; tocca al sacerdote conoscere bene la legge, la legge che abbraccia il doppio campo, le verità da credere, i predetti da adempire. L’esercizio delle assoluzioni suppone il dovere della scienza. Cristo che ha dato il potere della prima, ha imposto il dovere della seconda; e col dovere di insegnare, il diritto di insegnare. Euntes, docete omnes gentes.... andate, istruite utte le genti, è un’altra frase di Cristo, che dichiara con ferisce agli Apostoli il supremo ufficio di magistero in mezzo ai popoli. Questo magistero, per essere autorevole e obbligatorio per gli altri, include una condizione assoluta, che sia veritiero. Traducete questa frase in un’altra di uso tradizionale e dogmatico. questo magistero deve essere, è infallibile. E’ piena la nostra sicurezza nel seguire questo ministero: ascoltando la parola di magistero del sacerdote, riguardo alle verità da credersi, riguardo ai precetti da praticarsi, noi siamo certi di ascoltare la N erità. Io sono la verità... ha proclamato Cristo. Insegnate quanto io vi ho detto, ha detto altra volta Cristo agli Apostoli. Il sacerdote nelr insegnamento religioso è al posto di Cristo. Dio è infallibile: il sacerdote nella Chiesa, in unione colla Chiesa, in dipendenza del Sommo Pontefize, che riunisce in sè il doppio primato di magistero e di giurisdizibne, il sacerdote nel suo insegnamento è infallibile. Quale autorità, quale dignità!!

Un’altra dignità non meno grande. L’unione dell’uomo con Dio in cielo è il fine dell’opera della eazione e della redenzione. Cristo, trasportato dal desiderio" del suo Padre divino, che è un desiderio

solo col suo, ha voluto anticipare questa unione sulla terra. Momento sublime dell’ultima cena! La p’, ssione è imminente; Cristo morirà, e poi dovrà ascendere al cielo; egli dovrà separarsi, sebbene a loro vantaggio, dagli Apostoli, e da tutti gli uomini che ascolteranno la loro parola; sa che un giorno li riceverà tutti con sè nel cielo; ma intanto essi restano sulla terra; egli deve separarsi da essi, da essi che ha tanto amati; deve abbandonarli e vorrebbe rimanere... Oh, di che non è capace un amore infinito servito da una potenza infinita! Andrà.... rimarrà Andrà in cielo col suo Corpo, -imarrà in terra col suo Corpo, sotto la forma mistica, spirituale, ma reale di un Sacramento. Prese il pane, lo benedisse, lo spezzò, lo distribuì, ai suoi Apostoli, dicendo: prendete, mangiate; questo.è il mio corpo. Poi prese il calice con vino, li. benedisse, lo fece passare agli Apostoli dicendo rendete, bevete, questo è il mio sangue. Poi aggiun ge con ’una formola complessiva che abbracciava tute ta la funzione, formola che esprimeva un diritto e un dovere, una potestà e un ufficio: Fate questo in memoria di me. Sì, Tu scendi ancor dal cielo Sì, Tu vivi ancor tra noi, Solo appar, non è quel velo, Tu l’hai detto; il credo, il so. Come so che tutto puoi, Che ami ognora i tuoi redenti, Che s’addicono i portenti A un amor che tutto può. Qui c’è il fatto, qui c’è la ragione del fatto; qui c’e il poeta, qui c’è il teologo. Cristo consacra se stesso; Cristo trasmette l’autorità e il dovere di ~sacrario perpetuamente sulla terra al sacerdote. I! sacerdote, consacrando Cristo, è al posto di Cristo! Agostino ha detto: Maria è grande perchè fu scelta ad essere madre di Cristo: Maria ha generato Cristo una volta sola. E il sacerdote? La consacrazione è una specie di generazione: il sacerdote genera Cristo quante volte lo consacra: a provare la dignità del sacerdote si potrebbe dire di più? Il sacerdote, sotto questo speciale rapporto, è più grande di Maria! Ministro dell’Eucaristia, il sacerdote ha tre moiner.0 solenni nella sua vita. Il primo è quando egli consacra per la prima volta Gesù Cristo, nella sua P"ima Messa; il secondo è quando ammette per la prima volta i giovanetti a ricevere l’Eucaristia nella rima Comunione; il terzo è quando porta per l’ultima volta l’Eucaristia come Viatico agli infermi. In tutti e tre i casi, è il pegno sulla terra della gloria del cielo et futurae gloriae nobis pignus datar.

Ultimo quadro della grandezza del sacerdote. In un altro rapporto il sacerdote è al posto di Cristo: non è più tanto al posto della sua autorità, quanto del suo amore. Cristo passò sulla terra facendo del bene: pertransiit benefaciendo.