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IL BUON CUORE 115


Religione


Vangelo della prima Domenica dopo Pasqua

Testo del Vangelo.

Giunta la sera di quel giorno, il primo della settimana, ed essendo chiuse le porte, dove erano congrrgati i discepoli per paura dei Giudei, venne Gesù e s stette in mezzo, e disse loro: Pace a voi, e detto (iuesto, mostrò loro le sue mani e il costato. Si rallegrarono pertanto i discepoli al vedere il Signore. Disse loro di nuovo Gesù: Pace a-voi.: come mandò me il Padre, anch’io mando voi. E detto questo, soffiò sopra di essi, e disse: Ricevete lo Spirito Santo; scranno riniessi i peccati a chi li rimetterete: e saranno ritenuti a chi li riterrete. Ma Tommaso, uno dci dodici soprannominato Didimo, non si trovò con essi al venir di Gesù. Gli dissero però gli altri discepoli: Abbiamo veduto il Signore. Ma egli disjc loro: Se non veggo nelle mani di lui’ la fessura dei chiodi, e non metto il mio dito nel luogo dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo costato, non credo. atto giorni dopo di nuovo erano i discepoli in casa, e Tommaso con essi, ed entrò Gesù, essendo chiuse le porte, e si pose in mezzo e disse loro: Pace a voi. Quindi disse. a Tommaso: Metti qua il tuo dito ed osserva le mani mie, accosta la tua mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma fedele. Rispose Tommaso e dissegli: Signore mio, e Dio idio. Gli disse Gesù:. Perchè tu hai veduto, o Tom;naso. hai creduto: beati coloro che non hanno;,eduto, e hanno creduto. Gesù fece poi molti altri mi’.-oli in presenza dei suoi discepoli, che non sono registrati, affinchè crediate che Gesù è il Cristo Figliuolo di Dio, e affinchè credendo ottenghiate la vitn nel nome di Lui. (S. GIOVANNI Cap. 201 Pensieri. Vi ha un uomo che in mezzo alla Chiesa Cattolica occupa un posto di privilegio; egli entra nelle nostre famiglie, è presente al principio, è alla fine delle nostre esistenze, benedice le culle, benedice le tombe gli è il maestro della verità, è il ministro del perdono; egli fa discendere dal Cielo Iddio sulla terra, egli sulla terra fa l’uomo partecipe della unione ce n Dio; egli è il consolatore di tutte le umane miserie,’ miserie dell’animo, miserie del corpo; in una parola egli è in mezzo di noi il rappresentante di Dio, ir inistro delle sue grazie, depositario delle sue speranze... Quest’uomo è il sacerdote. L’autorità straordinaria della quale è investito è un diritto o è un’usurpazione? La -risposta all’odierno Vangelo.

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Il fine di tutte le opere di Dio è la sua gloria; il mezzo principale della sua gloria è la salute dell’uoniu: unire l’uomo a sè, far che l’uomo in questa ti 115

nione partecipi nella proporzione-.maggiore alle sue perfezioni ed alla sua felicità, è il trionfo maggiore della sua sapienza e della sua bontà. male maggiore nell’uomo è ciò che contrasta il compimento di questa sua unione con Dio; il peccato: il peccato è ad un tempo il nemico dell’uomo e il nemico di Dio. Per cancellare il peccato, Iddio all’opera della creazione ha fatto seguire l’opera della redenzione: la redentone, cancellando il peccato, ripristina l’opera della creazione; è la seconda creazione. Cristo è il redentore; Cristo, colla sua passione e colla sua morte, ha soddisfatto i diritti offesi dalla divina giustizia, e ha acquistato il dirtto della remissione dei peccati. Lo Spirito Santo, che partecipò all’opera della creazione, spiritus ferebatur super acquas, partecipa pure all’opera della redenzione, attuate nella remissione dei peccati. Due grandi verità ci ricorda l’odierno Vangelo: io Spirito Santo è l’autore della remissione dei peccati; il sacerdote, ricevendo lo Spirito Santo, è il ministro di questa remissione. E’ grande o non è grande la condizione del sacerdote? Nella remissione dei peccati, egli ripristina. applicando i meriti della redenzione, l’opera della creazione. Egli è al posto di Dìo, nel compiere l’opera più grande di Dio.

Era la sera del primo giorno della resurrezione di Cristo. Gli Apostoli trovavansi radunati nel Cena«..lo, sotto l’impressione dei grandi fatti avvenuti ivi passati giorni e nell’ansia di altri grandi fatti pes::bili nell’avvenire. Maddalena e le altre pie donne erano venute nel Cenacolo, e ansanti per la meraviglia e per la gioia avevano annunciato la risur. rezic ne del Maestro: l’avevano veduto, gli avevano p:«l to. Gli Apostoli vorrebbero poter credere, ma non credono: presero le parole delle donne come l’espr essione di un grande esaltamento, di una allucìliazione, prodotta dal dolore e dall’amore. Quando, a un tratto, senza alcun preparamento, se’ za alcun rumore, senza che neppur la porta dei Ccr.acolo venisse aperta, ecco che dinnanzi ad essi appare Cristo, sta in mezzo di loro, e dice: Pace a voi! Mostra.ad essi le mani e il costato, ond’essi lieti ha; no la prova che è veramente il Maestro che sta loro dinanzi, il quale, ripetendo di nuovo, Pace a voi, prosegue solenne con queste altre: Come mandò me i! Padre, anch’io mando voi. E detto questo soffio sopra di essi, e disse: Ricevete o Spirito Santo: saran rimessi i peccati a chi li rmetterete, saranno ritenuti a chi i riterrete. Le parole sono chiare, il senso è esplicito. Cristo è il redentore del genere umano: coll’infusione detto Spirito sopra gli Apostoli, affida l’esercizio della sua redenzione, la remissione dei peccati, agli Apostoli, e in essi ai loro successori, i vescovi, i sacerdetr.