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IL BUON CUORE 111


pera propria, ed anzi in qualche municipio come in quello di Urussanga, ognuno è obbligato ad una prestazione d’opera annua per le strade. Ma quello clic si fa a tale scopo è assolutamente inadeguato: per poter ridurre le strade transitabili in qualunque stagione, occorrerebbe costruire ponti, fare massicciate, chiaviche, occorrerebbero spese per la manutenzione e per altre opere, per fare le quali, per ora, n:anca nel paese il denaro. Di ferrovie non se ne parla: fu gran ventura per le colonie italiane che il tentativo di sfruttamento delle miniere di Minas, portasse alla costruzione della ferrovia Donna Teresa Cristina che lambisce da un lato la loro zona. Se questa è rimasta in attività si deve al fatto che alla Compagnia fu assicuradal Governo dell’Unione l’interesse del 6 % sul capitale impiegato, altrimenti le forti passività avrebbero già da tempo obbligato la cessazione del traffico di quella linea. Tutti i prodotti che vanno e vengono dalle colonic italiane si valgono di questa ferrovia, ma, data ia distanza e le difficoltà, ben piccola è la proporzione dei prodotti coloniali che può essere esportata. Una esportazione considerevole da queste colonie si promuoverà solamente quando sia costruita la ferrovia, cui sopra accennai, da Florianopolis a Laguna e ad Araranguà, fino al Rio Grande do Su!. Questa ferrovia determinerebbe una forte valorizzazione di tutta la zona coloniale italiana. Non saprei dire quanto tempo ancora mancherà alla sua esecuzione, poichè ’sono molti anni che i progetti sono preparati e che sempre si annuncia cc: ne prossima. La ferrovia Donna Teresa Cristina tenne fino a poco fa pel trasporto delle merci e dei passeggeri prezzi elevatissimi: adesso le tariffe di trasporto dei principali generi da Palmeiras e Pedras Grandes a Laguna sono le seguenti: Farina di Mandloca Fagiuoli,granoturco, Banha riso, ecc. Strutto di maiale sacco da 45 a 50 Kg. sacco da.5o a no Kg cassa di 6o Kg. reis (i) reis (i) rei* (z)

Da Pedras Grande 151 Da Palmeiras.. 166

18o 198

374 412

Nei prezzi suddetti non è compresa la tassa di carico e scarico e di magazzinaggio. li porto di Laguna. La ferrovia giunta presso Laguna, ha una ramificazione che conduce fino ad Imbituba, porto situato più verso il nord, ma che sebbene profondo, non è frequentato dai piroscafi perchè aperto ai venti. Nella borgata di Imbituba non vi è d’importante che le officine della ferrovia. Tutto il commercio italiano passa per Laguna, ridente cittadina di circa io.000 abitanti, situata sul:a Laguna do Imaruhy, è piena di ricordi Garibaldini, è la patria di Anita Garibaldi, e Giuseppe Garibaldi stesso vi fu al tempo della guerra d’indipen. (i) l000 reis

equivalgono al cambio attuale a lire it. 1,68.

denza del Rio Grande do Sul; il ritrattò di lui si trova in molte case di brasiliani, specialmente di scrrani sull’altipiano. Sulla spiaggia di Laguna mi fu mostrato un piccolo veliero disarmato e mezzo sfasciato che appartenne a Garibaldi. Gli italiani residenti in Laguna sono pochi, appena sette od otto famiglie, ma tutti negozianti be estanti, che fungono da intermediari nel commercio fra le colonie nostre ed i mercati maggiori. Lait;a è in comunicazione coll’Océano per mezzo di una foce o barra distante circa 4 chilometri dalla città, alla quale è collegata con un canale navigabile nella Laguna. Questa barra essendo poco profonda, costituisce un altro inciampo per il commercio; non sempre si passa, ed i piroscafi talvolta devono attendere delle giornate prima di poter entrare od uscire. [’a anni si stanno facendo presso la barra dighe e;avori di miglioramento: secondo i dati. del Governo, nel 1906 la profondità media della barra era di m. 2.22, nel 1912 era di m. 3.75. Il porto di Laguna è toccato ogni settimana da un proscafo del Lloyd Prazileiro, ed alternativamente dai due piccoli piroscafi Max e Meta della Casa Hoepke di Florianop Dal porto di Laguna a Florianopolis vi sono circa otto ore di navigazione: la tariffa del Lloyd Bra. zileiro pel trasporto delle merci fra i due porti suddetti, entrata in vigore il 1 aprile dello scorso anno, è in base a 4 milreis, cioè circa lire 6.8o ogni trenta Chilogrammi o 6o centimetri cubi di ’merce. Migrazioni dalle colonie. Le difficoltà del commercio che fanno scarseggiare il denaro nelle colonie italiane, sono press’a poco eguali adesso a venti anni fa, e ciò spiega quella stazionarietà di condizioni economiche che mostra avere scoraggito in varie parti i nostri coloni. Questo stato di cose in alcuni ha ingenerato apatia; si trovano coloni che avendo provveduto al vitto, non si curano di sviluppare la loro azienda e dí progredire; in altri invece, specialmente nei giovani, ha ingenerato malcontento. Qualche anno fa questo abbattimento era così profondi° e generalizzato, che si cominciò a verificare una vera emigrazione permanente di famiglie che si dirigevano all’Argentina od allo Stato di San Paolo. Il Governo si impressionò del fenomeno e cominciò allora a provvedere ad alcuni lavori pubblici più urgenti. Peraltro esiste ancora un movimento di emigrazione temporanea da queste colonie: ogni anno buona parte dell’elemento giovine delle colonie, al principio della stagione invernale, si reca a lavorare alle ferrovie o ad altre pubbliche opere che si eseguiscono in altre parti dello Stato o negli Stati vicin;. Fino ad alcuni anni fa molti si recarono sui lavori della ferrovia S. Paolo Rio Grande, nella valle (lei Rio do Peixe, località molto interna ove detta ferrovia attraversa lo Stato di Santa Catharina. Vi furono parecchi coloni che nei lavori del Rio do feixe raggranellarono discreti capitali, che poi