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70 IL BUON CUORE


cro del vero culto; il culto vero è quello degno dello spirito.; della mente che pensa, della mente che crede, del cuore che ama, del cuore che spera. Entrate pure nel Duomo di Milano, entrate pure nel Tempio di San Pietro di Roma; se voi vi entrate col corpo, e non collo spirito, se vi entrate con preoccupazioni umane, con presenza puramente materiale e non con silenzi ed elevazioni divine, il vostro culto non arriva a Dio; se le cento aguglie e la grande cupola non segnano alle vostre preghiere la via del cielo, la volta dei due gran templi non è la vita, è la tomba del vostro, culto. La verginella nel tuo sen regale. La sua spregiata lagrima depone; E -a te, beata, della sua immortale Aima gli affanni espone. La verginella è l’anima; le lagrime, il sangue del cuore sono il culto; Maria indica il posto di Dio.

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So, dice la donna, che viene il Messia, e quando sarà venuto, ci instruirà in tutto. Dissele Gesù:Son io quel desso che teco favello! Quale esplicita e preziosa attestazione di Cristo nella sua divinità!... Che fa la donna? La donna, onorata, esaltata, presa da sacro entusiasmo pel grande beneficio ricevuto, pel grande mistero di cui tiene il segreto, dimentica la sete, dimentica la secchia, ritorna affrettatamente in città, e, invasa da ardente zelo, proclama ai suoi cittadini che ha veduto il Messia, che le ha ’rivelato tutta la sua vita. E’ un vero apostolato, è una vera predicazione. I cittadini sono colpiti a quelle parole; si affrettano ad andare incontro a Cristo; lo pregano di venire a soffermarsi nella loro città. Cristo acconsente; entra in città; predica.... Sichem viene ’in possesso della verità e della grazia, prima di Gerusalemme. I tutto ciò pel ministero della donna. Gesù Cristo ha fatto grandi tutti col beneficio della sua redenzione. Ma la donna ebbe nel Cristianesimo una redenzione di privilegio. I benefici che le ha recato parvero forse più grandi di quelli recati all’uomo, perchè, prima dell’opera di Cristo, la donna era nelle sue condizioni domestiche e sociali assai più depressa dell’uomo. La donna è dalla religione considerata eguale all’uomo. Nell’ufficio dell’apostolato domestico della religione, la donna ha un incarico speciale, più intimo, più efficace: è la parola, è l’esempio della mamma che depone e fomenta i primi semi della fede nel cuor del fanciullo: la donna è il sacerdote della casa. Oh, apprezzi la donna questa santa missione! ella divide in ciò la missione.stessa di Cristo! Si proclama spesso la riabilitazione della donna, come se la donna fosse, in confronto dell’uomo, in uno stato di inferiorità: lo sarà in certi rapporti civili, di una importanza assai discutbile; ma nei rapporti morali, nei rapporti religiosi, la donna non potrebbe aspirare a maggiore grandezza di quella a cui l’ha

elevata il Cristianesimo. Chiamata, come la Samaritana, nelle confidenze del cuor di Cristo, essa ne è oggi la casta amica, per divenirne domani l’apostolo. C’è un tipo di donna ancor superiore a quello della Samaritana, superiore allo stesso uomo: senta la donna in questa donna il proprio onore e il proprio esempio. Tutti gli uomini confessano di essere minori e si inchinano a Maria; anche Carducci: Ave Maria! Quando su l’aure corre l’umil saluto, i piccioli mortali scovrono il capo; curvano la fronte Dante ed Aroldo

L. VITALI.

Il sentimento della patria

Ogni convinto fautore e patrocinatore della neutralità, che pensi potersi solo con essa, nel momento presente, salvaguardare gli interessi del nostro paese, deve approvare le parole pronunziate nella prima seduta della Camera dal Presidente del Consiglio, e la sua decisione, espressa nella seduta successiva, di non rispondere a nessuna interrogazione riflettente la politica estera. E’ evidente che la gravità del momento storico che attraversiamo è tale, che ogni indiscrezione, ogni sintomo di divisione e di screzio possono essere immensamente dannosi. Le Camere potranno discutere di politica estera a Berlino ed a Parigi, ove l’unanimità dei sentimenti e delle vedute è nota, ove l’idea patriottica invade tutti gli uomini e tutti i partiti, indistintamente, soffocando ogni velleità personale. In Italia, invece, il sentimento della patria ognuno lo concepisce un poco a modo suo, e vi sono quelli che non lo concepiscono affatto, tanto che per fare prevalere il proprio tornaconto, o le proprie vedute particolari, non si avrebbe, da certuni, difficoltà di gettare sassi in coldmbaia, grandi come i selci della strada. Ha fatto dunque bene l’onorevole Salandra a rammentare ai deputati e per essi, a tutti gli italiani, che è dovere di tutti di mantenere salda ed invitta la fede nella,patria, le ’cui sorti non si racchiudono nella angusta cerchia di una generazione. Negsuno potrebbe negare che le parole del Presidente del Consiglio, non siano più che opportune, e che debbano essere meditate da ogni buon italiano. Per un fatto, solo apparentemente strano, il sentimento della patria si è andato in Italia, -rapidamente affievolendo. Diciamo strano solo’ in apparenza perchè l’Italia è bensì sorta sotto gli auspici di un unitarismo che si vestiva con le vesti smaglianti ed affascinanti di un patriottismo tutto da fare, ma ogni setta politica lo volle foggiato secondo il suo gusto e secondo il suo interesse. I patrioti veri, disinteressati, furono ben rari, e non avendo raccolto che amarezze e disillusioni, scoraggiarono quelli che venivano ap