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IL BUON CUORE 15


per capriccio, non per dispetto, o, per altri motivi meno elevati, dichiarano di sentirsi chiamati ad una professione di più stretto ed esclusivo servizio di Dio, essi sono obbligati a rispettare il voto dei figli: nella scelta tra loro e Dio, il primo posto spetta a Dio: mettersi al suo posto sarebbe un sacrilegio

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Bene avvertì ciò Maria, che alle parole di Cristo: Non sapevate, come nelle cose spettanti al Padre mio celeste debbo occuparmi; senza comprenderne il sensó preciso, dopo di avere ammirato la sua sapienza nella disputa coi dottori, segno evidente della sua speciale missione divina, tenne calcolo di tutto ciò, formandone oggetto di seria ed intima considerazione. I doveri speciali verso Dio non dispensano però dai doveri permanenti verso i genitori. Nessuno ebbe una missione così distinta e superiore ad ogni altro riflesso, della missione che ebbe Cristo: l’adempimento della volontà del Padre doveva essere la sua volontà: lo dichiarò egli stesso quando già in esercizio del suo apostolato pubblico, avvertito che era presente la sua madre e che lo cercava, rispose: mia madre è colei che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Malgrado questa missione superiore, libera, indipendente, da seguirsi a tempo opportuno, bambino Gesù non dimentica,,non trascura, i doveri di Obbedienza e di soggezione a suoi genitori. Ritorna con essi a Nazareth, e la parola sublime che riassume sotto’ un solo concetto, un solo dovere; tutta la sua vita, dai dodici ai trent’anni, è questa: era soggetto ad essi. • Non è a meravigliarsi se a questa parola faccia seguito questo periodo,: Gesù avanzava in sapienza, in ciò e in grazia appresso a Dio e appresso agli n10mini. Giovani, meditate questo periodo, congiungendolo con quella p’arola esso contiene un Volume. E’ il volume della vostra grandezza, della vosii-:, L. V.

d’ingiusto giogo spezza la• pressura, che. pur nell’ira, Carità rispetta, chè vittorioso e in prospera ventura di modestia e nmiltade si diletta, Questi è immortal e vai’, che in, nobil canti la sua grandezza, il ’suo valor si vanti. SAMARITA.


Beneficenza


PER LA PROVVIDENZA MATERNA

(Nel trigesimo della morte di Pia Gavazzi Gnecchi, 9 gennaio 1915. Anita, Elena ed Anna Maria, a tante. Man me sofferenti, nel nome di una.MamL. I oo ma che fu esemplare N. N. Un fiore’ sulla tomba di Pia Ga» 50 vazzi Gnecchi Sig. Maria Feltrinelli )> 200 )) 200 Baronessa Reinelt» 50 Sig. Javotte, Bocconi D’a vari benefattori per acquisto Otggetti di fiera, e per offerte spontanee» Inviarono indumenti le signore: Paolina Casati Brioschi Airoldi, di Robbiate; Nob. Marianna Venini Padulli; Donna Anna Ponti; Antonietta Puriceldi Tosi; contessa De Moiana Nasalli Roca; contessa Crivelli Serbelloni; contes sa ’Elisabetta Borromeo; contessa Rosainia Borromeo, contessa Livia Mapelli Borromeo; donna Angela. Mapelli; contessa Teresa Borromeo; donna Giulia Bassi; donna Bice Weillschott; signora Antonietta

O l’EH A PIA CATE N A (Per la cura di Salsomaggiore)

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Prefazione al " Guglielmo Tell „ (SCHILLER) Se tra brutali forze guerra erompe, dell’armi il foco attizza livor bieco; tra furibonde sette rissa irrompe e di giustizia affievolisce l’eco;,sfacciato il vizio, senza fren prorompe; se i sacri ben assai libitg cieco, l’ancora cede che sostiene i reg niG Questi a’ carmi non son soggetti degni. •• • Popol che pio il gregge suo Pastura, provvede a sè, niun ben straniero accetta,

11. ELENCA)

(esigi, e Sandra Sessa in memoria di Pia Ga’ vazzi N. N. in memoria del PreVosto Catena Sig.a Miotti Antonia Sig.a Chiappa Guerrerio Tilde Sig. Bentivoglio Giulio Vandoni ing. Carlo Vandoni Chiodi Carlotta Binda Binda Flaminia» Marazza Caratelli Nina Marazza Luisa» Crespi Morbio nob. Giulia Bertarelli Bernasconi. Gina Dubini Teresa» Fiocchi Cantù Giuseppina

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