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della 7a divisione, che, sebbene residente in Magdeburgo, doveva recarsi due volte al mese o Wittemberg, città tristamente celebre per essere la culla del protestantesimo e per la tomba. di Lutero, e una volta ad Eisleben, la patria del patriarca della Riforma, per’celebrare la messa ed amministrare i Sacramenti ai soldati di quelle due guarnigioni, dove non sono sacerdoti cattolici. Ci va sempre in giorni feriali, perchè nelle domeniche o nei giorni festivi deve celebrare nella bella e storica chiesa di San Sebastiano, l’unica che dopo tre secoli di lotte disperate, sia restata ai catto’,:ci, in questa grande città (Magdebtirgo) di più che 230.000 anime, protestante rigida e dove i nostri, a non contare 2000 soldati, sono appena 5000. ’I Il Divisionspfarrer von Kresincki era una vera provvidenza per gli operai italiani di Magdeburgo e dintorni pei quali la sua porta s’apriva a tutte le ore; egli aveva, imparato appositamente •la nostra lingua per giovare ai nostri connazionali; l’occasione fu quando, essendo egli prevosto di Alt-Klester (Polonia prussiana) vennero colf’. in pellegrinaggio parecchi emigranti italiani che lavoravano nei dintorni di Breslavia, i quali però dovettero ripartirsene senza accostarsi ai Sacramenti perchè nessuno di quei sacerdoti capiva l’italianó. Il prevo-sto Kresinski ne rimase tanto afflitto che quel dì stesso si procurò una grammatica, ed in capo a pochi mesi l’OstacOlo increscioso era tolto. I1 Clementi così descrive la divisa del cappellano militare tedesco «stivaloni di cuoio lucido,fino al ginocchio, neri i calzoni, il kraus e cappello di feltro, guanti e cravatta; nessun distintiva nè ecclesiastico, nè militare». Quando segue le truppe al campo, il cappellano va a cavallo, e gli sta addetto un sagrestano con una vettura a due per il trasporto della cappella. Al suo arrivo al reggimento. ogni soldato tedesco riceve un libriccino di preghiere che egli reca nel sacco alle manovre ed in guerra. Quello pei protestanti (Evangelischer Militar Geget und Gesangbuchi offre successivamente le preci quotidiane, la messa, le orazioni della confessione e della comunione, orazioni per le domeniche e feste dell’anno, consigli ed avvertimenti, ed una settantina di canti religiosi colle loro note musicali. In caso di guerra ogni soldato riceve un libriccino di preghiera speciale, che fa parte dei documenti segreti. Tutte le domeniche i soldati assistono all’Ufficio divino nella chiesa della guarnigione, sotto la guida degli ufficiali e dei sottufficiali della rispettiva confessione religiosa. Nei giorni di’ solennità vi "si recano in divisa di parata. ’Un coro specialmente istruito e diretto da un sergente, eseguisce i canti. Alla diana ed alla ritirata, e quando si chiama sotto le armi la guardia, la tromba squilla la preghiera; al comando dell’ufficiale, i soldati passano l’arme nella mano sinistra, Si scoprono e, pregano a voce sommessa nel tempo che occorre alla recita di un Pater,

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Ogni trimestre è concesso ai soldati tutto l’agio di accostarsi ai sacramenti. Negli ospedali, il cappellano viene immediatamente avvisato, per iscritto, di tutte le entrate e dei casi gravi, improvvisi., Il cappellano visita regolarmente gli infermi e tutte le domeniche celebra nell’ospedale la messa, o, se pastore, presiede il servizio evangelico. L’ordinamento dei cappellani militari in Austria - Ungheria è pressochè identico a quello di Germania. Alla testa si trova un Feldbischof, o vescvo di campo, con grado ed onorario di generale. I cappellani-parroci ricevono l’onorario di un maggiore, senza però averne il grado: a ciascuno è assegnato un distretto militare. Si fanno aiutare dai cappellani-vicari e dai docenti di religione, che istruiscono i soldati nelle varie scuole di formazione. La domenica i soldati intervengono in corpo alle funzioni religiose nelle chiese loro specialmente assegnate; ricordó, a Garizia, la sfilata imponente delle varie armi alla volta della chiesa di S. Ignazio, in Piazza Grande, già appartenente al celebre collegio dei Gesuiti, che tanto aveva concorso ad italianizzare l’antica città sorta in terreno slavo. Il collegio è da ’oltre un secolo trasformato in caserma: il liberalismo di Giuseppe II si è eternato, fra l’altro, in simile trasformazione. L’insegnamento religioso si svolge parte nei sermoni in chiesa e parte in istruzioni particolari durante le scuole di reclute. Come in Germania, cosi in Austria Ungheria in,caso di guerra viene largo aiuto ai cappellani mi: litari dalla collaborazione volontaria degli ordini religiosi fra i quali si distinguono i francescani ed i gesuiti. Quelli, memori delle tradizioni di S. Giovanni da Capistrano e del beato Mario d’Aviano, nomi sommamente popolari nell’armata; questi solleciti della cura d’anime fra gli uomini, non meno nell’epoca trepida del pericolo che nel periodo tranquilla della pace. Anche nell’ora presente, francéscani e gesuiti sono al loro posto; di fronte alla minaccia del colera la missione che ad essi incombe è doppiamente meritoria. Dirò prossimamente dei cappellani militari negli eserciti dell’Intesa. G. DELEDA

PER LA PROVVIDENZA MATERNA Mandarono indumenti per la Provvidenza Materna le Signore: Giannina Conti Casati, 4Isabella Gneechi Bozzotti, Erminia Benso Santini, Nob. Anna Gnecchi Baroli, Nob. Luisa Baroli, Nob. Anita De Francisci Sessa. Indumenti. Signora Ernestina Rummele — Nob. Maria Cioja Palloschi Cairati Matelda — Luigia Grassi Castelli — Donna incenza Casa ti tiertarelli. _