Pagina:Il buon cuore - Anno XIII, n. 31 - 29 agosto 1914.pdf/4

dulità, alla superstizione popolare, vuol fare lo spirito forte. In privato, nell’intimo della sua coscienza, crede alla ’superstizione. Come molti anche oggi non vogliono apparisca pubblicamente ch’essi hanno paura, ma l’hanno in realtà. Credono e tremano. Vorrebbero non credere, desidererebbero che non ci fosse Iddio, la vita futura, eoc. Hanno paura di ciò che non fa paura ai giusti, ai credenti. • Si può credere perchè si ama la verità, e credere per paura. Credendo per amore, troviamo la luce; credendo •per paura, cadiamo nelle tenebre della superstizione. Erode nella reggia, non sa spiegare Gesù, teme in nemico che s’avanza. Lui Le turbe invece vanno a Gesù, che parla del regno di Dio, che risana ’i pentiti di cuore. Non hanno paura della verità, perchè, se peccatori, desiderano convertirsi, quindi, anche le mererici, la parola di Gesù è di conforto; credono ed amano. Erode paventa, trema; sospetta Giovanni risuscitato, sibbene si sforzi persuadere se stesso che io ha fatto uccidere e che chi è morto non risuscita.

Domenica 2’t dopo la Decollazione Testo del Vangelo. Diceva il Signore Gesù a’ suoi discepoli: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi vestiti da pecore, ma al di dentro sono li, pi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. Si coglie forse uva dalle -spine, o fichi dai triboli? Così ogni buon albero porta i suoi frutti; e ogni albero cattivo fa frutti cattivi. Non può un buon albero far frutti cattivi; nè un albero cattivo far: frutti buoni. Qualunque pianta che non porti buon frutto, sarà zgliata e gettata nel fuoco. Voi li riconoscerete adunque dai frutti loro. Non tutti quelli che dicono: Signore, Signore entreranno nel regno dei Cieli; ma colui che fa la volontà del Padre mio, che è ne’ Cieli, questi entrerà nel regno de’ Cieli. (S. MATTEO, Gap. 7).

Pensieri. Due generi di persone sono dia Gesù Cristo considerarti in questo Vangelo; i tristi che hanno l’apparenza di buoni, e i buoni che fanno le opere dei tristi. La vera virtù sta (nell’essere buono neWiapparenza e nella realtà, di dentro e di fuori, nelle parole e nei fatti. • •

Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi vestiti da pecore; ma al di dentro sono lupi rapaci. — In questi falsi profeti sono designati tutti coloro che affettando apparenze buone, al di dentro, in realtà sono cattivi e cercano di Paniere cattivi gli ’altri. Sono gli eretici, sono i framessoni, sono i giornalisti cattivi, sono i compagni cattivi. I primi vengono a noi proclamando di predicare il vangelo nella sua nativa purezza, senza le

superfetazioni aggiunte, dicano essi, dalla Chiesa Cattolica; i frarnassoni oi si presentano colle mostre deldello zelo per lie opere di benel’amore ficenza; i cattivi giornalisti non fanno che ripetere l’e paircile di libertà, di progresso, di fratellanza, ti amor •clerl popolo; i cattivi compagni si avvicinano col sorriso sulle labbra; colle parole dolci), malate, colle dichiarazioni della stima, dell’affetto, del idesiderio di Farci del bene. Invece sono dei lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. Gli eretici dicono di voler purificare la Chiesa nella purezza della ’dottrina e nella santità dei costumi, ed invece finiscono a sostituire ai principi ’della vera ’fede, particolari opinriorti, che si contraddicono le ’une alle altre, portando al dubbi), alle •scettici:Ano, alla negazione di ogni dottrina religiosa, e riguardo aS costumi quando non aprono la via all’immoralità, tolgono però lo spettacolo di una sublime virtù, stella vergiii.learlie bellissimo per sè, e condizione e causa precipita delle istituzioni più eroiche della carità. I framassani predicano i santi principi dell’umanità, della fraterllanza, ’della beneficenza, ma all’atto pratico diventano una camorra di interessati che cercano unicamente • vantaggi degli affigliati alla setta, posponendo i diritti e i meriti altrui, organizzando in modo particolare la guerra più spietata, sleale, accanita, contro la Chiesa Cattolica, le sue istituzioni, ’la sua influenza nel mondo, che è influenza tutta di civiltà e di carità. I cattivi giornalisti, i quali cl:chiiramandosi gli ’apostoli ’,ella verità, i difensori della giustizia, gli amanti ’della causa dei poveri e dei deboli, i propugnatori di tutto ciò che è utile e grande per l’umanità, finiscono per diventare una perpetua congiura contro la verità, un’offesa quotidiana conitno la giustizia, non rispettando ’ne ile cose più sanpersone, piaggiatori dei potenti, venduti al te, ne migliore offerente, sacrificando alle ire ed agli interessi del partito che dirigono o che servono, ogni ragione li diritto e di rispetto verso gli altri assa•sini della penna molte volte peggiori e di maggior danno degli assassini della spada. I cattivi compagni, che si incontrano in ogni condizione di persone, di luoghi, di tempi, che colle parole e più coll’esempio, allontanano dalla professione della verità, dalla pratica del bene, insidiano la ’innocenza • dei cuori, infiltrano a dosi sottili il veleno della corruzione e del vizio, vera incarnazione dello spirito infernale, che, a togliere l’orrore che infonderebbe col presentarsi direttamente e svelatamente, si giova dei cattivi compagni, che fanno per lui meglio selli ciò che non farebbe lui. L’effetto ’cattivo che tutte queste diverse forme del male klarvato colle apparenze del bene producono, sono ba prova del male che hanno in sè: l’impostura può ingannare a primo aspetto, per qualche tempo; mia poi ogni arte per nasconderai sparisce, e la vernice scomparendo, lascia scorgere la ruggine e il vile metallo che ricopre. Le false teorie ’del mondo, predicate in quest’ultimo periodo di vita sociale hanno potuto allucinare. ibille; gli effetti del molti: ora l’inganno non è più poss malve si sono manifestati, e tutti Si (levano a un tempo. indignati e sgomenti, ad ’additarne e riconoscerne ba causa.