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Anno XIII. 29 agosto 1914. Num. 31.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Educazione ed Istruzione. —La lega delle massaie
Religione. —Vangelo della domenica I e II dopo la Decollazinne.
Necrologio. —S. S. Papa Pio X. L’Esposizione Internazionale del Panama e del Pacifico. — Dopo il temporale (poesia). — Per la pace.
Notiziario. —Necrologio settimanale. — Diario.


Educazione ed Istruzione


La lega delle massaie


Sono appena terminati, dopo ’essersi segu’ti, direi quasi perseguiti, con ’affannosa celerità, due Congressi femminili. Due Congressi senza dubbio caratteristici per il numero, la qualità,’Ia nazionalità, o meglio la internazionalità delle convenute. Due Congressi che salvo pochi incidenti e qualche fugace aberrazione sono soivo.lati giù lisci come l’olio, ’affidati come erano per lo svolgimento e la guida, a signore molto ’mature, quasi tutte anzi venerande• di oanizie. A chi volesse chiedere quale Jimpressione quei consessi di donne abbiano fatto agli spettatori sereni, capaci di considerare e giudicare dall’insieme, più che dai dettagli, (io credo si potrebbe rispondere molto semplicemente: Somigliavano un ronzante stuolo di api senza ali. Non si può negare infatti che lavorassero, o meglio che portassero le prove di lunghe pratiche ’compiute; ma davano costantemente l’impressione di annaspar terra terra, tutte comprese forse dalla ’necessità di apparire pratiche per essere prese sul serio. Un’acuta scrittrice presente al secondo Congresso (quello cioè ’indettò dal Consiglio nazionale italiano), e precisamente a una delle sedute in cui in nome della praticità si faceva una delle più aprioristiche proposte che si potesse immaginare, cioè l’assistenza negli ospedali ’obbligatoria a tutte ’le donne per un periodo corrispondente al servizio militare degli uomini, osservava giustamente. Questo rinnegamento dei oriterii intuitivi psicologici e artistici non fa che dimezzare e sviare il più delle volte il ragionamento, che vorrebbe

appunto per quel rinnegamento, seguir più serrato le vie della logica. Le laboriose api hanno dunque, pur affaticandosi per la carità e ’l’umanità rinunziato ai voli più alti, che è quanto dire alle visioni più ampie e più sintetiche e sono costrette così molte volte a lunghe e tortuose peregrinazioni per giungere là ove d’un balzo le avrebbe tratte la Religione e la filosofia. Ma di questo non si accorgono ancora, benchè oseremmo affermire che tutto compreso vi sono già un,po più vicine di quel che non vi fossero, quando il femminismo dia poco si chiamava così e levava le sue prime voci. Intanto già qualche nuova orientazione si nota; e di fronte a quelle che apparivano le grandi invocazioni, cominciano ad allinearsi in ordinata fila le piccole verità pronte ad opporre Fa loro tenace resistenza. E ie piccole voci cominciano già a far coro, un coro che canta in tedesco e in italiano, lin francese e in.... norvegese. E sapete che cosa dicono queste note, o meglio certe note.... intennazionali? Ve la dò ’a indovinare su mille. Parlano ’dell’importanza suprema.della donna come madre e come massaia. Proprio così! Come massaia! E ciò ’avviene all’unisono con altri cori sempre internazionali, anzi intercontinentali (c’è di mezzo anche l’Australia) che affermano il diritto politico della donna e la capacità a esercitare tutte le professioni maschili. Ma osserverà forse qualcuno, come possono andare d’accordo queste voci con quelle altre, quelle delle massaie? A dire il vero qualche volta ’discordanza c’è, e così viva anzi che al recente Convegno di Valle Giulia la contessa, di Robilant, la quale parlava proprio in nome delle massaie o per le massaie, diciamo più nobilmente e più giustamente per le madri di famiglia, fu addirittura aggredita da qualche clamorosa,rappresentante dell movimento professionista femminile. Ma non ostante l’incidente del Congresso la contessa di Robilant ha rivelato alcune verità molto eloquenti, affermate e tradotte in pratica.— almeno in parte — da una potente organizzazione di madri di famiglia, che fiorisce floridamente e fecondamente in Austria. La contessa di Robilant che ’intendeva trasportare in Italia — .con grande modificazione inevitabile e inerente ai costumi, ’alla mentalità, magari alla sentimentalità del nostro paese — le idee che già soli popolari a Berlino e a Vienna, ragionava pressi a poco così: